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Chapter 52 :: Capitolo 52 Published: 04-04-04 - Last update: 04-04-04
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Arrivati davanti la porta della stanza, Ryo afferrò Kaori per la vita e la obbligò a fronteggiarlo. Lo sguardo di brace che le lanciò non lasciava alcun dubbio sulle sue intenzioni. Bloccata tra quell' uomo e la porta della stanza, Kaori non aveva nessun altra alternativa. La dolce e crudele stretta dell' amore. Il bacio che le depose sulle labbra si riassunse inizialmente in un soffio leggero, ma la pressione si accentuò. Ryo aveva spazzato via le proprie angosce, e tutto ciò che contava per lui era assaporare quel momento di intimità a lungo desiderato e represso. Con la mano sinistra carezzò la nuca della ragazza mentre la destra vagava languorosamente sui suoi fianchi. Con un gesto tirò la camicetta e le sue dita si insinuarono sotto il tessuto. Carezzandole la vita, apprezzando la grana della sua pelle, risalì fino al seno facendo attenzione a non omettere la minima particella.
Kaori si sentì febbricitante. Un' ondata di emozione intensa la sommerse e la aspirò nei meandri del desiderio. Tuttavia quando sentì il contatto delle mani del suo amante sulla cucitura del suo reggiseno, non poté impedirsi di avere un movimento di distacco. Impercettibile, certo, ma Ryo, attento alle minime reazioni della sua compagna, lo sentì. Si fece forza e allentò la sua stretta. I suoi occhi cercarono quelli della ragazza, ma quest' ultima faceva molta fatica a riprendersi e teneva la testa bassa.
Non volendo soprattutto trattarla bruscamente, Ryo indietreggiò, non senza baciarla teneramente. La sua mano ridiscese lentamente e si fermò sulla sua vita. Poi con l' altra, aprì la porta della stanza e, trascinandovi una Kaori un po' perduta, la richiuse lentamente.
Una leggera tensione si instaurò tra di loro. La realtà li afferrò ancora una volta. Per sfuggirle e per calmare la propria timidezza, Kaori sorprese sé stessa proclamando che andava a fare una doccia benefattrice. Nervosamente raccolse la sua borsa e si chiuse in bagno. Non riusciva a spiegarsi cosa provava in quel momento: eccitazione, desiderio, paura...
Il getto d' acqua sulla sua pelle dissipò i suoi dubbi. L' acqua chiara e trasparente la distese e le diede coraggio. Non voleva un amore puramente platonico, il suo corpo di donna desiderava la stessa cosa del suo partner e lei lo sapeva. Lei lo desiderava.
Ryo, un po' disorientato dal suo comportamento, ne approfittò per tentare di controllare il suo mokkori. Quella donna gli faceva perdere tutti i mezzi, ne era cosciente, ma la capiva. Anche lui era nervoso, ma la sua esperienza in quel campo gli facilitava le cose.
L'avrebbe attesa pazientemente.
Quando Kaori uscì dal minuscolo bagno, le sue dita strinsero i lembi del suo kimono nervosamente. Spostando il peso da una gamba sull' altra, fissandosi la punta dei piedi, triturava il risvolto del suo vestito. Obbedendo ai propri impulsi, aveva deliberatamente omesso di attaccarne la cintura. E se Ryo non avesse fatto niente...
Ma quest' ultimo la contemplava rimanendone ancora una volta incantato.
Si avvicinò a lei e le prese il viso tra le mani. Forzandola a guardarlo negli occhi, le sollevò il mento. Il sorriso di lui spazzò via definitivamente i suoi dubbi e i suoi timori. Poté vedere in quell' istante preciso tutta la passione e la tenerezza che lo animavano.
Lo sguardo di Ryo discese e si attardò sulla bocca di quella donna così innocente e tuttavia terribilmente attraente.
Labbra leggermente socchiuse che lo chiamavano in silenzio. Non resistette a lungo. Si chinò un po' di più e la baciò dolcemente. La pressione delle sue labbra, inizialmente timida, si fece più impetuosa, più appassionata. Quando, con un colpo di lingua esperto, le carezzò l' angolo della bocca, Kaori emise un leggero gemito rauco.
Ryo si distaccò di qualche centimetro. Con voce grave, mormorò, come se temesse che quel momento magico sparisse in una nuvola di fumo:
-« Se non vuoi... »
Ma Kaori posò due dita sulla sua bocca pregandolo di non dire niente più. Si sentiva pronta.
Non ci volle altro a Ryo per stringerla di più contro di sé. Con una mano le serrò la vita e la premette dolcemente contro di sé. Con l' altra, le prese il polso e le depose un leggero bacio nell' incavo della mano. Questa carezza, così innocente, la fece fremere. Contento di sé e dell' effetto aspettato, Ryo la baciò di nuovo, di un bacio più carnale, più focoso.
Kaori poggiò le braccia sul suo petto e timidamente lo sfiorò con la punta delle dita. Sentiva i battiti del cuore di quell' uomo aumentare e sentì un' ondata di desiderio montare in lei.
_Aveva lei questo potere?
Aumentò la pressione delle sue mani e la risposta di lui fu immediata.
Abbandonando le sue labbra, Ryo chinò la testa e le depose un bacio nell' incavo del collo. Un mormorio spezzò il silenzio.
-« Sei così bella... »
La ragazza si sentì mancare e si attaccò un po' di più a lui. Ma Ryo non voleva precipitare le cose. Il suo piacere sarebbe stato sentire Kaori schiudersi nel suo abbraccio. Il suo respiro caldo gli carezzò il collo e quando cominciò a morderle il lobo dell' orecchio, sentì spuntare un dolore caratteristico nel suo bassoventre. Era del tutto cosciente che era la prima volta per Kaori e lei meritava tutta la tenerezza che poteva procurarle. Chiuse gli occhi assaporando l' odore e il sapore della sua pelle.
La ragazza sollevò la testa, cercando con gli occhi la certezza che niente al mondo fosse più bello. Ryo lo sentì e le rispose con un sorriso. Nei suoi occhi bruciava la fiamma di un desiderio mal contenuto.
Le sue mani si posarono sulle spalle della sua bella. Con il pollice si aprì un cammino sotto il kimono lasciando dietro di sé una traccia bruciante. Una parte dell' abito cadde all' indietro scoprendole una spalla. Accendendo bramosia e passione, Ryo, che possedeva molta più esperienza, immaginò di distendere il corpo nudo di Kaori sul letto. Attraverso l' oblò, sotto il chiaro della luna, avrebbe potuto provarle quanto l' amava, quanto la desiderava. I suoi flash lo resero un po' più ardito. La sua mano si perse sulla vita di Kaori e, con un movimento tanto impercettibile quanto calcolato, tirò il kimono che cadde ai piedi della sua proprietaria. Quest' ultima si irrigidì, non osando affrontare l' occhio scrutatore e attento del suo partner.
Il tempo sospese il suo volo per qualche secondo.
Ryo era più soggiogato dal corpo perfetto della ragazza e dal suo desiderio crescente, che dai paragoni che avrebbe potuto fare in quelle circostanze. Più nessuna donna aveva posto nel suo cuore, e la plastica di Kaori cancellava i ricordi già lontani delle sue conquiste passate. Si domandò un istante se avesse il diritto di toccarla. Quella donna così pura, quando le sue mani erano coperte di sangue da così tanto tempo.
Kaori si mosse un po', sulla punta dei piedi baciò Ryo alla base del collo. La perdita della padronanza di sé faceva parte delle regole del gioco.
Dimenticò i suoi pregiudizi, le sue domande, la sua vita. La sfiorò con la punta delle dita. Carezze sottili, sottolineanti le curve del suo corpo, che la fecero fremere di piacere. Rispondendo al suo istinto, gli depose in cambio qualche bacio e i catenacci di castità esplosero sotto la pressione. Ryo la baciò un ultima volta prima di sollevarla da terra. Solo un passo o due li separavano dal letto e ve la depose preziosamente. Poi si allungò a suo fianco, non senza essersi tolto i propri vestiti in un gesto più che abituale, e le sorrise. La sentiva contratta, tesa. Desiderando alleggerire un po' l' atmosfera, le carezzò la guancia con il dorso della mano e le sussurrò:
-« Tutto bene, mia bella? »
-« Io… »
-« Hai paura? »
Kaori distolse gli occhi sentendosi ancora una volta ridicola. Ma Ryo non la lasciò in quello stato di timore. Riporto il suo viso vicino al proprio e la baciò più volte, non senza aggiungere una parola o una piccola frase tra un bacio e l' altro.
-« Non devi! »
-« … »
-« Non ce n' è alcuna ragione. »
-« … »
-« O almeno… solo perché sono dotato come uno stallone. »
Kaori non poté che sorridere a quella osservazione. Dissipati definitivamente i timori della ragazza, Ryo si spostò su di lei. Le lasciò il tempo di riprendersi. Respirando profondamente Kaori lo guardò e l' amore che lui lesse nei suoi occhi lo turbò. Lei osò qualche carezza sul petto del suo amante e giocò con i suoi muscoli ridefinendone il contorno dalla clavicola ai pettorali. Prendendo familiarità con il corpo di quell' uomo tanto amato, riprese fiducia.
Ryo sentì i battiti del proprio cuore accelerare ad ogni carezza. Le dita di Kaori diventavano strumento di tortura.
Si chinò e la baciò in maniera suggestiva. Il loro appetito sessuale si infiammava sempre di più. Ryo riassemblò un po' della lucidità che gli restava e, tra due baci, articolò difficilmente. La sua voce si fece un sussurro:
-« Abbi fiducia. »
E concluse la frase con un lungo bacio. Kaori vi rispose immediatamente.
Tenerezza, delicatezza, passione, amore, furono i capolavori di quella notte. Pieno di attenzioni e recettivo ai minimi movimenti della ragazza Ryo la fece sua sotto lo sguardo complice della Luna e dell' Oceano. Corpi e anime si unirono per farne solo uno.
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