Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author(s): Ginie^^

Translator(s): Rosi-chan

Status: Completed

Series: City Hunter

Original story:

Entre Ciel et Terre

 

Total: 70 chapters

Published: 01-12-03

Last update: 03-05-04

 

Comments: 49 reviews

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General

 

Summary: Quando Ryo e Kaori devono conciliare il loro lavoro e la loro nuova relazione....

 

Disclaimer: I personaggi di City Hunter sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Translation :: Tra Cielo e Terra

 

Chapter 36 :: Capitolo 36

Published: 15-03-04 - Last update: 15-03-04

 


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Ryo, il viso fuori dall' acqua, sputò quello che aveva nella bocca. Scuotendo la testa, gocce d' acqua volarono qua e là. L' acqua era limpida e un po' fresca, ma Ryo non ne approfittò ancora a lungo, non abbandonando la sua idea primaria. Balzò e si aggrappò, come nel suo primo tentativo, alla roccia. Ma alla vista di Ana cambiò espressione. La sua serietà stonava con la sua posizione, delle più sconvenienti.  

 

-« Ana! Siete rientrati. Potremo parlare con tuo nonno. »  

 

-« Dovresti prima uscire dall' acqua, Ryo. »  

 

Kaori era adesso proprio al di sopra di lui e lo guardava con un misto di tenerezza e di dispetto. Ma Ryo non era mica stupido:  

 

-« Non so a cosa stai pensando, ma scordatelo!!! »  

 

-« Io? Non capisco di cosa stai parlando. »  

 

Un largo sorriso alle labbra, lo dominava con facilità. Con una mano sulla guancia, lo fissò ridendo dolcemente.  

 

-« Kaori!! Aiutami ad uscire dall' acqua invece di... »  

 

-« Invece di cosa? Te la cavi benissimo in fin dei conti. E vedo che lo puoi utilizzare persino come bilanciere. Non puoi presentarti così davanti a questa ragazzina, non è vero? »  

 

La fine della frase fu mormorata in modo che Ana non la sentisse. Ryo seguì con lo sguardo ciò che Kaori gli mostrava con un movimento della testa. Non fece caso alla camicia che si incollava ai suoi pettorali, ma al rigonfiamento in mezzo alle sue gambe. Era molto... *in forma*. Al ricordo di una Kaori denudata il suo mokkori si era svegliato, ma questo non lo disturbava affatto e girò la situazione a suo vantaggio.  

 

-« Dimmi un po' Kaori! Cos' è che guardi in questo modo? »  

 

L' osservazione andò a segno istantaneamente e Kaori arrossì fino alla radice dei capelli. Ryo avrebbe potuto benissimo cavarsela così ma, come suo solito, incalzò ancora un po' di più.  

 

-« E poi Ana ha visto peggio... »  

 

Riuscì quindi a scatenare la collera di Kaori. Minacciosa, si alzò e la sua ombra lo ricoprì interamente. Una luce devastatrice le danzava nelle pupille. Ryo, mogio mogio, non poté che assistere al cambiamento folgorante della sua partner. L' apparizione del martello lo fece deglutire con difficoltà. Cercò disperatamente di correre a quattro zampe nel vuoto, ma prima che cadesse nell' acqua, Kaori gli aveva già abbattuto addosso il suo martello di legno, e colò a picco.  

 

Quest' ultima si voltò di nuovo verso Ana che sembrava un po' disorientata dal comportamento di quei due personaggi. Ma alzò le spalle, abituata alle dispute senza importanza dei suoi nonni, pensò che ne aveva viste di peggio.  

 

 

 

E mentre Ryo usciva dall' acqua e le raggiungeva, Kaori e Ana fecero conoscenza. Sembravano intendersi bene e Ryo si ritrovò in disparte. Imbronciato, le seguì mugugnando e bofonchiando. Kaori voltò la testa verso di lui e gli chiese di smettere di lamentarsi.  

 

Di colpo Ryo non disse più niente, ma restò ugualmente indietro approfittando delle due belle paia di natiche e dell' ancheggiamento della sua compagna di squadra.  

 

I tre protagonisti arrivarono a casa Wu. Quest' ultimi discutevano, saltando di palo in frasca, nella cucina. Apparentemente, Tseng aveva scoperto non poche cose ficcando il naso in città. Il vecchio scorse Kaori e le sorrise. Attaccandosi un po' troppo a lei, per i gusti di Ryo, si presentò.  

 

-« Ed ecco qua la bella principessa. Kaori, se non mi sbaglio. Incantato di conoscervi! »  

 

-« Per me è lo stesso signor Wu. »  

 

-« Na na na! Io sono Tseng e basta! »  

 

-« D’accordo… Tseng. »  

 

-« Non vi preoccupate Kaori, presto farete come tutti, lo chiamerete « Vecchio pazzo » ! »  

 

-« Shan-In!! Non potresti preparare del caffé invece di dire cretinate?? »  

 

-« Il più cretino dei due... »  

 

-« Shan-In! »  

 

-« Sì, sì, vado... Kaori, potreste venire ad aiutarmi per favore? Ana, tu occupati dei piatti. »  

 

 

 

Shan-In e Kaori si dedicarono al loro compito in un angolo della stanza, mentre Ana posava le tazze sul tavolo. Le tre donne discutevano gaiamente:  

 

-« Ho preparato la vostra stanza, Kaori. Una coppia di marito e moglie che non si vedono da molto tempo. Hi hi hi »  

 

-« Nonna!! Imbarazzi Kaori! »  

 

-« Sono marito e moglie, Ana! Non vedo perché dovrebbero essere imbarazzati. »  

 

Shan-In, perspicace, aveva utilizzato deliberatamente il plurale. Sentiva che Ryo, dietro ai suoi atteggiamenti da bellimbusto, nascondeva un essere timido quanto quella incantevole Kaori.  

 

-« Beh… è che... vedete, noi noi siamo sposati... » aggiunse quest' ultima in una vocina.  

 

-« Ah sì?? Questo cambia tutto... Credevo che... In questo caso, mi dispiace terribilmente di avervi punzecchiato in questo modo. »  

 

-« Sposato con lei!!! Giammai nella vita. »  

 

La voce tuonante di Ryo tagliò corto alle scuse di Shan-In che sembrava terribilmente confusa da quel quiproquo. Quest' ultima si diresse direttamente verso di lui e gli tirò l' orecchio.  

 

-« AHIA!! Ma che cosa ho fatto??? »  

 

-« Per colpa tua sono stata maleducata con questa deliziosa signorina! Credevo che foste sposati!! »  

 

-« Ma non vi ho mai detto questo. »  

 

-« Non mi hai mai contraddetta! Adesso dovrò fare il letto in un' altra stanza. »  

 

Ryo tacque, approvando le motivazioni del suo carnefice. Certo, sin dall' inizio non aveva smentito nessuna delle parole dell' anziana donna, ma la sua immaginazione lavorava a tutta velocità riguardo la notte « hot » che avrebbe potuto passare affianco alla sua Kaori. La decisione di Shan-In di cambiare stanza gli dispiacque fortemente.  

 

-« Mi scuso Shan-In, è vero, non ve l' ho mai detto chiaramente, ma questo non cambia niente. Viviamo insieme da otto anni e... »  

 

-« Mi dispiace figliolo, ma se non siete sposati... »  

 

Shan-In liberò Ryo, ma rimase inflessibile.  

 

-« Mi dispiace giovanotto, ma io non posso fare niente. O rischio di prendermi un bel colpo sulla testa. » aggiunse Tseng.  

 

-« Mi farai passare per una terribile megera! Stai zitto quindi, Vecchio pazzo! E tu, Ryo, verrai con me e mi aiuterai. »  

 

 

 

Kaori aveva indietreggiato di qualche passo, sentendosi improvvisamente l' argomento di una conversazione che non padroneggiava più. Ma vide le cose in modo diverso, Ryo sembrava appartenere veramente a quella famiglia. Questo pensiero era assurdo, ma si adeguava perfettamente alla situazione. La reazione di Shan-In era giusta, essendo ospiti, non potevano contestarla. Sorrise e si avvicinò a loro.  

 

-« Avete perfettamente ragione Shan-In. Non vi preoccupate. »  

 

Ryo la guardò come se gli avesse affondato un pugnale nel cuore. Una lacrima sul bordo degli occhi, la supplicò con lo sguardo, ma Kaori era altrettanto retta nel modo di pensare. Shan-In lo prese per il braccio e lo trascinò dietro di sé.  

 

-« Prepareremo subito la stanza. Rischiamo di parlare sino a tarda sera. »  

 

Quando Ryo passò davanti a Kaori, le tese il braccio implorando il suo aiuto, ma ricevette solamente un sorriso da parte della sua partner. Liberandosi dolcemente dalla presa di Shan-In, avanzò verso di lei e le mormorò con una voce piena di promesse e di sottointesi:  

 

-« Mi conosci Kaori, non finirà così. »  

 

Poi girò i tacchi, un largo sorriso soddisfatto alle labbra, e seguì Shan-In docilmente, lasciando dietro di sé una Kaori cremisi.  

 

 

 

Ana sgridava suo nonno che versava il caffé sulla tovaglia della cucina.  

 

Kaori cercava di nascondere il suo turbamento distraendo la mente, tentando di occultare quello che gli aveva sussurrato Ryo. Ne era rimasta tutta rivoltata.  

 

Durante quel tempo, due piani più in alto, Shan-In dirigeva Ryo affinché traslocasse il letto di fortuna.  

 

-« Ryo! Se consideri quella donna come tale, perché...? »  

 

-« Il matrimonio è solamente un pezzo di carta. E ad ogni modo, io non ho stato civile, quindi non posso darle quello che spera... » tagliò corto Ryo, un tantino di cattivo umore.  

 

-« Non ti parlo di pezzi di carta, ragazzo mio, ma di pegni d' amore. » rispose Shan-In dolcemente.  

 

Questa riflessione toccò Ryo ben più di quanto lui stesso si aspettasse o di quanto avrebbe desiderato. Borbottò tra sé sotto l' occhio divertito di Shan-In.  

 

 

Continua...  

 

 


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