Chapter 19 :: Capitolo 19

Published: 01-02-04 - Last update: 01-02-04

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Seduti attorno alla tavola del salone, tutti guardavano la bella americana. Kaori, le braccia incrociate, aspettava pazientemente che lei si spiegasse dopo aver completamente legato ai piedi del divano i due maniaci che sbirciavano senza pudore le gambe scoperte della ragazza.  

Monica prese la parola.  

-« Mio fratello è uno specialista di informatica di grande genio, ma ha il dono di mettere il naso dove non dovrebbe. E' piuttosto famoso per ficcare il naso dappertutto e la sua reputazione l' ha presto preceduto. Ultimamente negli Stati Uniti ha scoperto, su una rete della CIA, un dossier che non avrebbe mai dovuto vedere. Quel dossier colpiva le autorità perché conteneva informazioni riguardo un gruppo di politici invischiati in un affare di prostituzione e di traffico di donne, cosa che sicuramente avrebbe fatto molto scalpore se divulgata. Ha voluto parlarne alla polizia, ma, visto che si trattava di uomini di alto rango, è stato subito perseguito, insomma, direi piuttosto che è stato tormentato e minacciato. Delle minacce di morte che l' hanno velocemente convinto ad espatriare in un altro paese. Ha lasciato sua moglie e sua figlia... Poiché conosceva molte persone attraverso il web, è venuto qui e ha parlato della sua scoperta ad un amico giapponese. Pensando di avere un sostegno, è caduto in una trappola. Quell' uomo era pagato dal governo americano che aveva messo sotto ascolto e sotto sorveglianza tutti i suoi mezzi di comunicazione. Inizialmente non aveva diffidato più di tanto perché pensava che la polizia l' avrebbe aiutato, ma anche questa era alla sua ricerca. Infatti tutto era stato montato affinché tutti pensassero che lui fosse, non il testimone numero uno, ma il nemico da abbattere. E' riuscito a sfuggire una prima volta alla polizia giapponese. Una donna temibile è alla sua ricerca e ho un po' paura di essere anch' io il loro bersaglio, visto che sapevano, secondo le loro informazioni, che sono sua sorella e che sono anch' io in Giappone. Mi rimprovero di non essermi messa un falso nome quando sono salita precipitosamente sull' aereo. Ma quando mi ha chiamato sembrava essere talmente smarrito che non ho riflettuto sulle conseguenze, e non mi aveva ancora detto niente. Ho saputo tutto grazie ad una messaggeria virtuale in un cyber-cafè. Aveva preso mille e una precauzioni per confondere le piste e credo che per colpa mia lo ritroveranno. »  

-« Nogami Saeko? »  

-« La conosci Ryo? »  

Ryo e Kaori si guardarono e sospirarono in coro. Se Saeko era immischiata in questo affare internazionale, non sarebbe stato facile aiutare Monica.  

-« Dov' è Jimmy adesso? »  

Monica riprese la sua storia, una lacrima le scendeva lungo la guancia.  

-« Sempre in Giappone, si nasconde da qualche parte in questa città. Ha inizialmente trasportato i dati del dossier su un microfilm con lo scopo di tenerli sempre con sé in tutta discrezione ma... Gli uomini del governo hanno fatto una pressione tale che gli è impossibile fare il minimo gesto. La sua famiglia è stata ritrovata, hanno bloccato tutti i suoi conti, cancellando il suo dossier allo stato civile, non può più fare neanche la minima cosa se non cooperare. Gli hanno dato una settimana per riportare loro il dossier. Ben inteso, è necessario che ciò si faccia nella minima discrezione, quindi hanno deciso di procedere ad uno scambio: il microfilm contro la libertà. Deve riportarglielo durante lo svolgimento di un' asta, nascosto in una statua, lunedì prossimo... Altrimenti lo cancellano completamente, lui e la sua famiglia. »  

-« E' terribile! » esclamò Kaori scandalizzata.  

Monica si rifugiò contro di Ryo e pianse a lungo. Questi le passò le braccia attorno le spalle e cercò di calmarla, ma non servì a niente. Dovettero attendere una buona dozzina di minuti e tre o quattro bicchieri d' acqua perché finalmente si calmasse. Quando ritrovò il controllo di sé, guardò Kaori al di là delle sue lunghe ciglia e le sorrise debolmente. Quest' ultima si sentì in colpa a quelle parole, nonostante non potesse fare ugualmente a meno di notare che quella restava comodamente istallata sotto l' ala protettrice di Ryo:  

-« Se… se voglio andare a ballare questa sera non è per passare tempo, ma perché mio fratello mi aspetta lì. Devo fare come se niente fosse per non attirare l' attenzione. Ho pensato che, trovandomi in Giappone, avrei potuto chiedere aiuto a quel caro Ryo. Mio fratello è terrorizzato, ha bisogno di me. Ha paura per la sua famiglia, io non ho nessuno e con la mia malattia non ho paura di morire, mi ci sono preparata da molto tempo ormai. Voglio fare lo scambio al posto suo. Ryo... vorresti aiutarmi... in ricordo dei vecchi tempi... »  

Lui non esitò un secondo, sostenuto da un Mick tutto contento che ci sarebbe stata dell' azione, proprio ciò che desiderava d' altro canto, e accettò subito.  

Monica gli si aggrappò attorno al collo e per la seconda volta nella giornata, sotto gli occhi di Kaori, lo baciò. Ryo, imbarazzato, si stacco alla meno peggio, provocando un certo disagio attorno alla tavola. Mick fu il primo a reagire spingendo Ryo per prendere il suo posto e elemosinando anche lui un bacino. Cosa che gli fece meritare un bel ceffone da parte di Monica, a metà colpita e a metà divertita dall' affaccendamento di lui.  

Kaori si alzò e dichiarò:  

-« Potete contare su di noi Signorina Monica. Vi aiuteremo. Parola di City Hunter. »  

Monica si avvicinò a lei e un bel sorriso le schiarì il suo bel viso, prese le sue mani nelle proprie:  

-« Grazie Kaori. Grazie di tutto cuore. Non fraintendetemi per il mio buon umore, cerco di rimanere allegra, e adesso che so che siete con me, sarà più facile. »  

Poi, rassicurata, andò a cambiarsi, seriamente questa volta.  

Quando sparì, Ryo si mise davanti a Kaori.  

-« Sono fiero di te. »  

Ma la sua sola reazione fu di tirargli l' orecchio minacciandolo:  

-« Ti proibisco di approfittarne!! »  

Mick scoppiò a ridere di fronte a quello spettacolo: un Ryo mogio mogio che cambiò espressione squadrandolo con occhio torvo.  

-« E tu! Invece di ridere beatamente! Potresti dirmi che porcherie stavi facendo poco fa? »  

-« Proprio niente di particolare… mi ha solo visto mentre cominciava a cambiarsi in bagno e... »  

Kaori sospirò e li lasciò a bisticciarsi ancora una volta. Aveva deciso di mettere da parte la sua gelosia, di dare fiducia al suo partner e di aiutare quella donna e suo fratello. Quella storia l' aveva sconvolta. Lei avrebbe fatto lo stesso per Hideyuki.  

Entrò nella sua stanza e tappò il buco con qualche asse. Poi vedendo il completo posato sul suo letto, sorrise.  

***  

Monica li invitò a cena. Le tracce del suo dispiacere avevano lasciato il posto ad un trucco sapientemente dosato che faceva più che valorizzarla. Un vestito nero scollato completava il tutto ed era radiosa. Kaori si senti piccolissima affianco a lei e alla sua prestanza. Ammirava il suo coraggio e il suo portamento altero in quelle circostanze.  

Mentre Mick cercava di convincere Monica che tra compatrioti sentiva il dovere di doverle stare così attaccato, Ryo ne approfittò per lasciar scivolare una o due parole a Kaori:  

-« Ti ringrazio ancora per aver accettato di aiutarla. »  

-« Non sono insensibile fino a questo punto! »  

-« Non volevo dire questo e lo sai. Sei impossibile quando ti ci metti! »  

Kaori strinse le labbra, punta sul vivo. Ma Ryo le fece l' occhiolino.  

-« E' troppo semplice provocarti. »  

-« Cretino. »  

-« Senti... »  

-« Sì? »  

-« Spero che non ti defilerai questa volta »  

-« Come? »  

-« Addurre a pretesto un viaggio qualunque, o farmi credere che sei scappata di casa... »  

Lo sguardo che Ryo le lanciò in quel preciso istante preciso, fu talmente pieno di promesse che Kaori non riuscì a controllare le parole che fuoriuscirono dalla sua bocca spontaneamente:  

-« Sta a te non lasciare che l' incantesimo si rompa, neanche al di là dei dodici colpi di mezzanotte... »  

Sull' istante, arrossì leggermente, ma si irrigidì di fronte alla faccia stralunata del suo stupido partner.  

-« Vuoi dire che avrò diritto a dodici colpi?? Waoooohhh!! »  

Una libellula passò non lontano da lì...  

Continua...  

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