Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author(s): Ginie^^

Translator(s): Rosi-chan

Status: Completed

Series: City Hunter

Original story:

Entre Ciel et Terre

 

Total: 70 chapters

Published: 01-12-03

Last update: 03-05-04

 

Comments: 49 reviews

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General

 

Summary: Quando Ryo e Kaori devono conciliare il loro lavoro e la loro nuova relazione....

 

Disclaimer: I personaggi di City Hunter sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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It’s the translation of a fanfiction that is not on HFC.

 

 

   Translation :: Tra Cielo e Terra

 

Chapter 43 :: Capitolo 43

Published: 29-03-04 - Last update: 29-03-04

 


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Ryo saltò al piano di sotto e si intrufolò bene o male tra le numerose pallottole che fischiavano alle sue orecchie. Si nascose dietro un pilastro.  

 

-« Pfff! C' è mancato poco! »  

 

Lanciò un occhiata e scoprì uno degli uomini che si avvicinava nella sua direzione. Un' occasione da non perdere. Sfortunatamente non c' erano molti nascondigli possibili, doveva aspettare il primo uomo e al massimo trascinare gli altri fuori dalla casa.  

 

L’uomo che avanzava verso di lui lo aveva vagamente individuato e, con un sorriso sardonico alle labbra, puntò il proprio revolver nella sua direzione.  

 

-« Saeba! Sappiamo che sei lì, arrenditi e eviteremo un massacro. »  

 

Ma Ryo conosceva quel genere di uomini e sapeva per esperienza che non avrebbero lasciato nessun testimone alle loro spalle. Alla prospettiva di essere il responsabile dell' assassinio della famiglia Wu, Ryo si innervosì ancora di più.  

 

-« See, hai ragione. Posate le vostre armi e rimanete lì. »  

 

-« Ti conosciamo Saeba, ma non siamo gente che scherza. Se l' ultima volta non abbiamo toccato i vecchietti, oggi sarà diverso. »  

 

-« Effettivamente è diverso. Oggi non ne uscirete vivi. »  

 

Approfittando del fatto che il suo interlocutore avanzasse ancora un po' e che fosse concentrato sulla provenienza della sua voce, Ryo balzò fuori dal suo nascondiglio e corse dritto nella sua direzione. Era una mossa audace, ma non aveva scelta.  

 

Kaori, che aveva trovato un angolino per osservare senza essere vista, aveva assistito a tutta la conversazione. Si trovava praticamente dalla parte opposta della scena e poteva vedere i due uomini affrontarsi alla cieca, uno dietro il grosso pilastro in legno, l' altro cercando di scoprire dove si trovava l' avversario dalla voce. Trattenne il respiro quando vide Ryo lanciarsi allo scoperto tra il fuoco dei proiettili.  

 

Sospirò di sollievo. Ryo mise a KO il suo aggressore con un montante ben piazzato nell' addome, senza essere ferito. Il suo sguardo catturò un dettaglio. Un ombra furtiva si avvicinava dietro a Ryo. Si alzò e fece il giro del piano al galoppo. Il frastuono incessante dei colpi da fuoco rendeva inutili le sue grida e se non reagiva velocemente...  

 

 

 

Tseng, che si trovava anche lui in quel piano, pensò di fermarlo, ma si fece prendere in trappola. I suoi riflessi, sebbene molto affilati per un uomo della sua età, non avevano più la freschezza di un tempo. Quando si gettò sull' uomo in nero, un forcone alla mano, questi lo disarmò facilmente e lo prese alla gola.  

 

-« Allora nonnino, facciamo il giustiziere? »  

 

Ryo sentì che qualcosa non andava e si voltò velocemente verso di loro. Le sopracciglia si aggrottarono, la fronte si piegò per l' angoscia. Tuttavia cambiò espressione quando si rese conto che il vecchio non aveva detto la sua ultima parola e che Kaori veniva in rinforzo.  

 

Tseng si dibatté come un diavolo e finì per mordere selvaggiamente al braccio il suo aggressore, non senza aggiungere:  

 

-« Ti insegno io le buone maniere!! »  

 

Quest' ultimo, ebbro di rabbia, alzò una mano per farlo tacere, ma si irrigidì per qualche secondo prima di cadere con tutto il suo peso, liberando così il vecchio.  

 

Kaori, con un martello di dimensioni impressionanti in mano, si trovava al suo fianco e metteva in mostra un sorriso mezzo angelico e mezzo demoniaco. Tseng la guardò e abbasso la testa in guisa di ringraziamento. Poi non poté impedirsi di dare all' incosciente una gomitata sul cranio.  

 

-« Non mi piace che essere chiamato Nonnino! »  

 

 

 

Nel frattempo il terzo uomo, vestito tutto di nero, mostrava un broncio di disapprovazione di fronte alla sconfitta dei suoi compagni di squadra da parte di uno storpio, un vecchio e una donnaccia isterica.  

 

-« Che incapaci! »  

 

Si intrufolò al terzo piano in cui aveva intravisto l' anziana donna e la ragazza. Di fronte a City Hunter meglio avere una merce di scambio di valore. Sorrise e pensò che la fortuna era dalla sua parte quando vide due teste uscire da una delle stanze.  

 

Infatti, troppo preoccupate per aspettare la fine del combattimento, terrificate all' idea che potesse accadere qualsiasi cosa al marito o al nonno, Shan-In e Ana avevano deciso di vedere cosa stesse succedendo. Certo, si erano curate di prendere un' arma da fuoco, ma, dal loro modo di maneggiarla, al terzo killer non ci volle molto per capire che non sapevano servirsene. Quindi si avvicinò, fiducioso, e le prese alle spalle.  

 

-« La curiosità è un brutto difetto. Alla vostra età dovreste saperlo! »  

 

Shan-In si pietrificò mentre Ana smise di respirare. L' uomo tolse loro le armi e le sistemò nella cintura dei suoi pantaloni.  

 

-« Grazie per questo rinforzo e questa riserva di proiettili. Ah ah ah! »  

 

Nelle mani del loro aggressore, Ana e Shan-In rimasero tranquille quando le spinse davanti alla ringhiera. Con voce tuonante si indirizzò a Ryo in particolare.  

 

-« Saeba! Ci siamo divertiti abbastanza, passiamo alle cose serie. La mia missione è riportare le prove della tua morte. E non ho voglia di restare a marcire in questo buco sperduto ancora a lungo. »  

 

 

 

Ryo non aveva molta scelta. Volendo a tutti i costi che Shan-In e Ana ne uscissero vive, abdicò.  

 

-« OK. Scendo al primo piano e ti aspetto. Solo... »  

 

Ma l' uomo scoppiò a ridere. Diede uno spintone a Shan-In che, perdendo l' equilibrio, crollò al suolo. Poi spinse Ana verso le scale.  

 

-« E' fuori questione che perda la mia carta vincente. Il mio obiettivo, te l' ho detto, è vederti morto. »  

 

-« Non ho mai rifiutato una sfida. Lascia quella ragazza! »  

 

-« Non hai capito. Dell' onore io me ne fotto, e non voglio medaglie per averti messo in condizioni di non nuocere. La mia posta è molto più alta. »  

 

Ryo sembrava turbato. Cosa voleva quell' uomo esattamente? Perché?  

 

-« Ah sì? Allora qual' è l' interesse? Quali sono le tue motivazioni? »  

 

-« La mia vita. La mia vita contro la tua. E non ho da esitare a lungo. »  

 

 

 

Con Ana in ostaggio poté scendere facilmente le scale senza inconvenienti. Tseng e Shan-In si raggiunsero e si strinsero l' uno contro l' altro, terrorizzati. Kaori si trovava affianco a loro e guardava Ryo con apprensione.  

 

Tutti si ritrovarono quindi nel giardino centrale. La tensione era palpabile. Ryo rifletteva velocemente. Doveva essere efficace e soprattutto doveva allontanare quegli uomini dalla famiglia Wu. Erano pericolosi e sarebbero stati capaci di fare il peggio. Con un segno quasi impercettibile della testa domandò a Kaori di allontanare Tseng e Shan-In. Non c' era bisogno di fare di più perché lei comprendesse, e quest' ultima obbedì immediatamente.  

 

-« Abbiate fiducia in Ryo! Non accadrà niente a Ana, ve lo prometto. Tuttavia dovete nascondervi, e in fretta, per ogni eventualità! » mormorò loro.  

 

Nonostante le loro proteste si decisero a risalire discretamente i gradini delle scale, approfittando del fatto che il loro aggressore si trovasse faccia a faccia con Ryo.  

 

 

 

Kaori restò in disparte, ma si avvicinò di nascosto al punto in cui si trovava Ryo. Non poteva abbandonarlo. Qualunque cosa fosse accaduta lei sarebbe rimasta al suo fianco.  

 

Il silenzio era pesante. L' assenza totale di agitazione che regnava, strideva con il rumore infernale delle raffiche di proiettili, solo qualche minuto prima. Kaori trattenne il respiro, aveva già visto Ryo in difficoltà, ma il torpore schiacciava il suo cuore in uno stato difficile da controllare.  

 

Gettando brevemente uno sguardo sui suoi compagni, l' uomo in nero vide con sollievo che riprendevano conoscenza. Con un sorrisino, spinse brutalmente Ana di lato e sparò, non lasciando alcuna possibilità al giapponese di cavarsela.  

 

 

 

Se l' adolescente non avesse inciampato su una pietra e non avesse sbattuto la testa per terra, forse Ryo avrebbe reagito diversamente. Ma un leggero rivolo di sangue scendeva sulla fronte della ragazza e Ryo si senti invadere da un' onda selvaggia. Una rabbia radicata nel più profondo della sua anima si liberò e si scatenò, una collera che non aveva più provato da molto tempo. Forse dal tempo in cui era soldato, nel reggimento di Kaibara, dal tempo in cui solo la droga e la guerra guidavano i suoi sentimenti umani.  

 

I suoi tratti si indurirono ben oltre di quanto Kaori avesse mai visto fino a quel momento, una follia omicida gli attraversò gli occhi e, con rapidità folgorante, si gettò a terra, sfoderò la pistola e sparò.  

 

 

 

 

Continua...  

 

 


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