Chapter 14 :: Capitolo 14

Published: 25-01-04 - Last update: 25-01-04

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Kaori si sentiva libera. Tutta arzilla, aveva da tempo finito di preparare la colazione per Ryo ed il loro invitato. Lavata, vestita, li aspettava pazientemente con una tazza di caffè fumante tra le mani. Era di ottimo umore e sorrideva a tutto ciò che vedeva.  

Toc Toc  

Kaori, dimenticando tutte le raccomandazioni di prudenza,  

_Cosa potrebbe accadere di grave oggi? Con questa bella giornata!  

, aprì la porta e si trovò faccia a faccia con una bella ragazza.  

Ben più piccola di Kaori e dalla carnagione abbastanza pallida, si sprigionava da lei una sensazione di fragilità, rafforzata dai capelli neri come il carbone che le cadevano sulle spalle, un tailleur di colore scuro e gli occhiali da sole.  

-« Sì? Che posso fare per lei? »  

La ragazza non si prese la pena di rispondere subito alla domanda di Kaori. Togliendosi gli occhiali, si limitò a sorriderle, cosa che completava il quadro: un sorriso luminoso e degli occhi di un blu d' acciaio che sembravano assorbire ogni minima particella del suo campo visivo. Sembrava allo stesso tempo fragile e indomabile. Kaori non si smontò, ma perse parte della sua sicurezza di fronte a quel contrasto sorprendente.  

_Una donna come quella sotto il suo tetto, con due tra i più pervertiti di tutto il pianeta, non ci vedeva niente di buono! Avrebbero ceduto immediatamente al suo fascino e sarebbe stata dura rimetterli in riga.  

La sua prima sensazione era stata una voglia, un po' ridicola, di sostenerla perché non si facesse abbindolare, ma adesso lottava contro sé stessa per non sbatterle la porta in faccia. Lei non se ne rese conto, aveva davanti a sé Kaori Makimura, una persona che non rappresentava un grande ostacolo.  

-« Hello! Vorrei parlare con il Signor Saeba, per favore. Scusate il mio giapponese un po' precario. »  

Il suo portamento altero e i suoi modi gentili esasperarono Kaori, ma non poté impedirsi allo stesso tempo di ammirarla. Quello doveva essere lo stesso effetto che faceva a tutti, il tipo di persona che non si può detestare, che deve avere una sfilza di pretendenti o di fan ai suoi piedi. Il suo forte accento era lo stesso di quello di Mick.  

_Un' americana? Cosa ci faceva un' americana a casa sua di così buon mattino?  

-« Lei è? »  

-« Una vecchia conoscenza »  

Il tono utilizzato dalla sconosciuta non piacque per niente a Kaori, ma prima ancora che lei potesse risponderle, due figure galopparono nella loro direzione.  

-« Una bellezza! C' è una bellezza qui. Il mio radar non si sbaglia mai. »  

-« L' ho vista prima io!! »  

-« Largo al Mokkori Man!! »  

Mick e Ryo si battagliarono nel corridoio per chi doveva passare davanti all' altro. E mentre Kaori cominciò a vedere rosso, la bella straniera entrò nell' appartamento e si diresse dritta verso Ryo. Con una voce troppo sensuale per i gusti di Kaori, lo interpellò:  

-« Hi Ryo! Quanto tempo è passato, non è vero? »  

Questi si fermò di botto e la fissò intensamente. Dopo tutto, da quando si era svegliato quella mattina, molto in forma, i suoi pensieri erano rivolti principalmente verso Kaori, ciononostante quella donna gli ricordava qualcuno e... Colpito dallo stupore, restò un istante senza dire niente.  

La ragazza mise fine alle sue riflessioni. Posandogli la mano sulla guancia, carezzò la barba nascente e il pollice si attardò sulle sue labbra. Poi gli si avvicinò, approfittando della sorpresa generale, e lo baciò appassionatamente.  

Mick, con la bocca aperta, la lingua penzolante, si stropicciò gli occhi più volte, pensando ancora di sognare. Si voltò verso Kaori e vide che quest' ultima si stava alterando a vista d' occhio. Prima di doverla raccogliere a cucchiaini, tossì fortemente, cercando di riportare Ryo alla realtà.  

Ma questi era perduto, attonito, e riuscì solamente a farfugliare.  

-« Mo... Monica ??? »  

-« Non sei cambiato Ryo! Anche se ti ho trovato in forma migliore la mattina. »  

La ragazza, ancora appesa al suo collo, sfoggiò un sorriso angelico.  

-« In ogni caso, sei contento di vedermi? »  

Lentamente, Ryo riemerse. Sentendo le forme generose della bella Monica premute contro di lui, ostentò una faccia da idiota, come era solito fare. Ma se d' abitudine, la parte bassa della sua anatomia lo tradiva continuamente, in quell' istante non si presentò alcuna manifestazione. Era sbigottito.  

_ Monica!? Da quanto tempo non la vedeva? Dieci anni, forse di più. Era sempre così bella, la sua maturità aggiungeva un profumo di seduzione non indifferente alla ragazza che aveva conosciuto in passato. E i suoi occhi, sempre così determinati e appassionati, due occhi che allora lo avevano affascinato. Quanti anni aveva lei a quei tempi? 17 anni? No 18! Avevano persino festeggiato insieme il suo compleanno con suo fratello Jimmy.  

Fu trascinato da un' ondata di ricordi e un sorriso pieno di nostalgia si disegnò sul suo viso.  

Incoscientemente, la prese tra le braccia e si decise finalmente a risponderle:  

-« Io... io sono sorpreso, pensa un po'! Ma sono contentissimo di vederti Bianca Neve! »  

Monica rise di cuore, sollevata. Si ricordava anche del suo soprannome. Ryo la raggiunse nel suo buon umore, e la fece volteggiare per qualche istante davanti agli occhi sgomenti di Mick e Kaori che assistevano alla scena dall' inizio, in quanto semplici spettatori.  

Non fu tanto quell' eccesso di gioia né il bacio di ritrovo a far rovesciare il cuore di Kaori, ma lo sguardo con cui il suo socio guardava quella donna. Uno sguardo dolce, tenero. Una pugnalata.  

Si sentì male e accettò con riconoscenza il sostegno di Mick che assisteva a quella esuberanza inspiegabile con la stessa sorpresa di lei.  

Non pensò neanche di approfittare della situazione, una Kaori tremante che si appoggiava a lui avrebbe potuto suscitargli qualche ardore anche se al prezzo di uno o due colpi di martello.  

_Che stava accadendo alla fine? Chi era quella bellezza? Un' americana, e come se non bastasse, se l' era fatta sfuggire!! Tuttavia era bella, questo era certo...  

Davanti all’aria implorante del suo amico giapponese, smise di delirare su quella straniera. Con un alzamento di spalle, le braccia al cielo in segno di ignoranza, rispose silenziosamente alla propria domanda.  

_No, non sapeva assolutamente cosa stesse accadendo!  

Si aspettava soprattutto che Kaori esplodesse, e che la sua collera uccidesse definitivamente Ryo, ma la povera non riusciva a capire. Abituata alle esplosioni sessuali del suo incorreggibile e perverso partner, era rimasta senza parole di fronte al comportamento protettivo di Ryo nei confronti di quella donna. Un aspetto che gli vedeva molto raramente e che era tanto più toccante quanto più si conoscevano le tendenze animali di Ryo. Sempre a fare il burattino, a correre dappertutto, di un' energia esplosiva quando si trattava di soccorrere la bella e l' orfanella... ma in quel caso, che poteva fare Kaori di fronte ad un Ryo dall' aria soggiogata da quella donna. Una vecchia conoscenza aveva detto lei... un bacio... non bisognava riflettere molto per indovinare che tipo di rapporto avevano avuto tutti e due.  

Divisa tra un sentimento di intensa gelosia, una curiosità rinnovata di fronte a quella donna e la tristezza di vedere un Ryo così pieno di attenzioni, Kaori non sapeva più se doveva rifugiarsi nella sua stanza o restare per vederne un po' di più. Mentre cercava di mantenere il suo self-control, cosa che non fu affatto facile, le si strinse la gola e le lacrime si prestarono ad uscire.  

-« Kaori!! Che cosa combini! Ho bisogno di te! »  

Lei sobbalzò. Quando si guardò attorno, vide che Ryo portava Monica tra le braccia. Era apparentemente svenuta e lui la depose sul divano.  

Continua...  

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