Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author(s): Ginie^^

Translator(s): Rosi-chan

Status: Completed

Series: City Hunter

Original story:

Entre Ciel et Terre

 

Total: 70 chapters

Published: 01-12-03

Last update: 03-05-04

 

Comments: 49 reviews

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General

 

Summary: Quando Ryo e Kaori devono conciliare il loro lavoro e la loro nuova relazione....

 

Disclaimer: I personaggi di City Hunter sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Translation :: Tra Cielo e Terra

 

Chapter 59 :: Capitolo 59

Published: 17-04-04 - Last update: 17-04-04

 


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Mick si sistemò davanti alla tazza fumante di caffé che gli aveva servito Kaori e riportò loro le informazioni. In primissimo luogo Ryo impose di trasferire Saeko in un altro posto. Anche se Falco la sorvegliava con Miki, avrebbero avuto bisogno di loro per il seguito degli avvenimenti e l' ospedale non gli sembrava un luogo sicuro. Kaori approvò vivamente e senza pensarci due volte prese la sua giacca e dichiarò che andava immediatamente ad avvertire Miki.  

 

Ryo si alzò dal divano e la raggiunse all' ingresso. Si interpose tra Kaori e la porta.  

 

-« Tu resti qui, è troppo pericoloso. »  

 

-« Ma… »  

 

-« Non c' è ma che tenga. Ti faccio notare che qualcuno vuole la nostra pelle. Non sappiamo chi sia e sono ben organizzati. Sorvegliano i nostri spostamenti. D' altro canto trovo che sei stata fortunata fino ad adesso. »  

 

Kaori si imbronciò, ma il fatto che Ryo si preoccupasse per lei le faceva piacere e per una volta decise di inclinarsi.  

 

-« Bene, d’ accordo, resto. Le telefonerò. »  

 

-« Sì, è preferibile. »  

 

La ragazza riposò la giacca sull' attaccapanni, non senza rammaricarsi di non poter essere utile. Mick e Ryo si sarebbero occupati di far uscire Saeko dall' ospedale in tutta discrezione. Falco e Miki sarebbero andati in loro aiuto e, nel frattempo, lei sarebbe rimasta lì ad aspettare. Si sentiva frustrata.  

 

_ Doveva gioire o offendersi di non avere più fili da torcere? Era la partner di City Hunter! Faceva parte integrale di quella squadra e tuttavia la si trascurava come fosse inesistente.  

 

Ryo sentì che la sua partner cogitava in maniera inquietante. Approfittando del fatto che Mick si trovasse nel salone e non potesse sentirli, le chiese gentilmente:  

 

-« Kaori? Cos' hai? »  

 

-« Eh? … No niente... Lascia perdere. »  

 

Sorrideva, ma il suo partner non si lasciò ingannare e insistette.  

 

-« No, vorrei che mi dicessi cosa ti turba. »  

 

Kaori non sapeva come rivelargli ciò che le attraversava la mente in quello stesso momento. Ryo chinò la testa verso di lei e le fece un' orribile smorfia.  

 

-« Dai!! Dimmelo!»  

 

Kaori cercò di scegliere le parole giuste per interpretare al meglio ciò che provava.  

 

-« Non… Non trovi strano che nessuno abbia voluto prendersela con me? »  

 

Ryo si grattò la testa, stupito da questa domanda che gli sembrava fuori luogo in tali circostanze. Disinvolto le rispose:  

 

-« Trovo soprattutto che hai avuto molta fortuna e non vedo perché tu ti faccia questo genere di domande! »  

 

-« L' hai detto tu stesso, i nostri avversari sono gente pericolosa e ben informata. Com' è che allora... »  

 

-« Te lo ripeto: sei viva e sei fortunata ad esserlo! Non ti lamenterai mica che quei criminali ti abbiano dimenticata??! »  

 

-« City Hunter, siamo io e te! E... » la sua voce morì in un sospiro di disperazione.  

 

Ryo si innervosì.  

 

_Come poteva dire tali cose? E lui che si faceva il sangue acqua per quella donna da otto anni! Nonostante rasentasse la morte e quell' ambiente, si lamentava di non essere il bersaglio dei killer!  

 

Il tono salì di un grado e ognuno di loro voleva, come da loro abitudine, fieri e orgogliosi com' erano, imporre il proprio punto di vista. Una sola cosa faceva la differenza questa volta: l' argomento della discussione dormiva ben troppo profondamente in ciascuno dei loro cuori e nessuno di loro si sarebbe piegato facilmente. Ryo, come per dare più impatto alle sue parole, afferrò le spalle della ragazza.  

 

-« Kaori!! Sei tutta intera ed è questa la cosa più importante! »  

 

-« No! La cosa più importante e che faccia parte della TUA vita! Essere viva ma lontana da te non mi interessa... »  

 

-« Non hai il diritto di dire questo! »  

 

-« Certo che sì, è la mia vita. Puoi dire tutto quello che vuoi, Ryo, ma io non voglio altro. »  

 

Per sfida sollevò la testa e lo fissò con lo sguardo.  

 

_ Che importa se si arrabbiava, lei non aveva certamente paura di lui!  

 

Kaori esprimeva sentimenti profondi e sinceri. Ryo la lasciò per la sorpresa. L' amore che gli portava lo colmava e gli trafiggeva altrettanto il cuore. Ma Kaori, trasportata dal suo slancio, non si fermò lì. Nonostante tutto la sua voce divenne un sussurro.  

 

-« Mi ricordo benissimo quello che mi hai detto il giorno in cui mi hai dato la mia pistola. Riguardo a Hideyuki, alla tua promessa verso di lui e al fatto che fino ad adesso non hai fatto che preoccuparti per me. Lo so che sono lungi dall' essere efficace come Mary o Miki, ma c' è una cosa contro la quale non puoi fare niente, Ryo. Io non voglio un' altra vita. E' vivendo lontana da te che sarei infelice. »  

 

Ryo la guardò e perse sicurezza. Kaori aveva costantemente bisogno di dar buona prova di sé. Quel piccolo pezzo di donna aveva il dono di destabilizzarlo, talvolta! Davanti ai suoi occhi così tristi e pieni di speranza, non ebbe il cuore di continuare quella conversazione. Con lo scopo di cambiare argomento e di farle pensare ad altre cose, decise di calmare il gioco. Non aveva le parole per esprimere cosa pensava in quel momento. Nessuna era abbastanza forte per rispondere a quella dichiarazione d' amore. Allora fece ciò che gli parve più naturale. Prese il suo viso tra le mani e la baciò amorosamente. Le difese di Kaori crollarono subito e la sua aggressività volò via. Quando Ryo si staccò e le sorrise, lei non poté comunque impedirsi di avere l' ultima parola.  

 

-« Ma restare senza fare niente non mi piace affatto! »  

 

-« Puoi sistemare qui se vuoi... Ci sono i lavori di casa da fare e io ho fame! »  

 

-« Eh? »  

 

-« Da un colpo di testa hai deciso di partire in Cina! Guarda un po' lo stato della casa! Francamente ci si domanda a cosa servi e... »  

 

BLAMMM! Non bisognava ripeterlo due volte o scegliere altri argomenti affinché Kaori non partisse di scatto. Tuttavia quando Ryo si liberò dal martello, vide una ragazza sorridente, dall' aria raggiante. Per quanto spontanea potesse essere, comprendeva le preoccupazioni di Ryo e si piegò alla sua volontà. Ma per lei, le cose erano chiare: non avrebbe certamente lasciato risolvere quell' affare senza il suo aiuto e senza la sua presenza.  

 

 

 

Nel frattempo Mick arrivò e li guardò, esasperato. Le braccia sul petto, appoggiato al muro, li osservava dicendosi che niente li avrebbe cambiati. Si schiarì la gola e li salutò con la mano.  

 

-« Yuhuuh! ... Se avete finito la vostra discussione, potremo passare alle cose serie. »  

 

-« Sì, sì, arrivo. Kaori, mentre ci occupiamo di Saeko chiama Miki e avvertila. »  

 

-« D’accordo. »  

 

 

 

La notte scendeva lentamente su Shinjuku. I lampioni prendevano il posto dei raggi del sole e, approfittando dell' oscurità, i due uomini, si intrufolarono in tutta discrezione nelle strade buie del quartiere, non senza aver fatto il pieno di munizioni, direzione l' ospedale.  

 

Dopo aver avvertito Miki e dato notizie, Kaori si affaccendò, per calmare i propri nervi ed il proprio stress, a spolverare tutti i mobili. Poi tentò di mettere assieme tutte le informazioni sul museo nazionale di Tokyo. La sua concentrazione si sfilacciava ogni volta che ripensava alla confessione di Ryo... quelle due parole che potevano cambiare una vita.  

 

Alle tre del mattino passate, sfinita, si addormentò sul sofà; la tavola bassa rischiava di crollare sotto il peso di una tonnellata di libri e guide turistiche di tutti i tipi.  

 

 

 


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