Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author(s): Ginie^^

Translator(s): Rosi-chan

Status: Completed

Series: City Hunter

Original story:

Entre Ciel et Terre

 

Total: 70 chapters

Published: 01-12-03

Last update: 03-05-04

 

Comments: 49 reviews

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General

 

Summary: Quando Ryo e Kaori devono conciliare il loro lavoro e la loro nuova relazione....

 

Disclaimer: I personaggi di City Hunter sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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It’s the translation of a fanfiction that is not on HFC.

 

 

   Translation :: Tra Cielo e Terra

 

Chapter 41 :: Capitolo 41

Published: 29-03-04 - Last update: 29-03-04

 


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Tre del mattino, e a parte qualche garrito di uccelli notturni niente sembrava muoversi nel tulou familiare. E tuttavia...  

 

In una delle camere un uomo tormentato non dormiva.  

 

Rimuginando senza sosta sul torpore nel quale aveva vissuto nel corso di tutta la sua esistenza, tentava di fare il punto della sua vita passata e futura.  

 

_Il futuro… Che parola impropria nella bocca di un killer a pagamento! Un uomo che viveva nell' ombra e nelle tenebre. Era stato capace di uccidere per i soldi. Anni passati a fuggire la felicità da... dalla sua più giovane età in effetti! Tutta una vita a combattere e adesso, eccolo rianimato in qualche modo da una nuova fiamma. Gli era stata concessa una seconda possibilità?  

 

Makimura gli aveva chiesto di proteggere la sua cara sorellina, ma mai avrebbe pensato di innamorarsi in quel modo di quella ragazza divenuta donna. Durante tutti quegli anni gli avevano rimproverato il suo egoismo quando lui voleva soltanto la sua felicità. Perché restava con lui? Lui, che non poteva né sapeva fare altro che vivere nella clandestinità.  

 

Si rimproverò mentalmente.  

 

Basta! Kaori aveva deciso. Cosciente del pericolo onnipresente, accettava quella vita senza dire una parola, né lamentarsi. Perché? Perché lei lo voleva, e perché lei amava tutto questo... lei lo amava.  

 

 

 

Ryo strappò il silenzio con un sospiro venuto dal più profondo della sua anima. Persisteva in fondo a lui una particella di colpevolezza.  

 

 

 

Qualunque fosse il filo dei suoi pensieri riguardo a Kaori, arrivava sempre alla stessa conclusione. Non poteva più fare a meno di lei. La prova era quell' incidente. Non aveva osato pensarci e neanche crederci, e quando l' aveva vista quel pomeriggio, barcollante nell'erba alta, aveva sentito tutta la forza che li univa. La sua sola presenza era sufficiente a colmare le sue attese. Sì! City Hunter erano loro due: nel lavoro, nell' amicizia e... in sentimenti ben più forti di quelli. Delle emozioni che lo sorpassavano.  

 

Otto anni d' attesa prima di decidersi a superare una nuova prova: quella dell' amore. Ma lui non ne sapeva assolutamente niente a riguardo. Nessun supporto parentale, nessun riferimento familiare, nessuno che avesse potuto fargli comprendere come si esprimono i sentimenti. Come dire « Ti amo » ? Solo queste due parole erano sufficienti a farlo diventare matto. E, d' altronde, nessuno gli aveva mai detto tali cose...  

 

Una sola sfidava tutti questi difetti e lo sopportava quotidianamente, e per lui questa era ben più di una prova d' amore.  

 

Kaori.  

 

Una donna testarda, ottusa, gelosa... seducente, dolce, ossessionante.  

 

 

 

La sua immagine si disegnò chiaramente davanti ai suoi occhi e si perdette nella sua contemplazione. Malgrado lui la trattasse continuamente da maschiaccio, non erano gli argomenti che le mancavano per provare la sua femminilità debordante. Un flash lo invase: Kaori nuda che usciva dal bagno... Il suo erecto-power prese il comando. Abbandonando tutte quelle idee romantiche, non pensò più che ad una sola cosa: apprezzare di nuovo quello spettacolo inebriante.  

 

Nuovamente, lasciò il suo letto e partì in esplorazione commando.  

 

 

 

 

 

Un' ombra scivolava furtivamente lungo le numerose stanze del terzo piano. Un fazzoletto sulla testa, vestito semplicemente dei boxer, Ryo non aveva ancora detto la sua ultima parola. Non era ancora nato colui o colei che sarebbe riuscito a fermarlo nei suoi tentativi di visite notturne!  

 

Rasentò la metà del piano così e sbavò anticipatamente quando si avvicinò alla stanza di Kaori. La immaginava di già in una piccola tenuta eccitante e le sue esplosioni sessuali gli infiammarono l' anima. Gli occhi di fuori, la lingua penzoloni, tese la mano verso la porta.  

 

Il suo istinto gli raccomandò di fare attenzione. Tirò indietro quindi la mano e si chinò per esaminare la maniglia. Una risatina sfuggì dalla sua bocca.  

 

-« Tsssss! Dilettanti! »  

 

Tolse il dispositivo, composto da un filo di nylon che circondava la maniglia, e verificò un' ultima volta che nessun altro pericolo lo attendesse. Soddisfatto, poté finalmente aprire la porta e apprezzare lo spettacolo. Kaori, in un sonno un po' agitato aveva respinto le coperte svelando così le gambe di una linea perfetta. Il respiro affannoso, Ryo si avvicinò come ogni vizioso che si rispetti: bava alle labbra, gambe arcuate, occhi che escono dalle orbite...  

 

Sulla punta dei piedi, avanzò prudentemente, anni di martelli e kompeiti diversi l' avevano reso un po' diffidente riguardo ai riflessi della sua cara partner. Sospirò interiormente, il peggio era che era lui il responsabile di quei comportamenti estremi.  

 

Quando non fu che a qualche centimetro, si strofinò le mani di contentezza. Pronto a tuffarsi per raggiungerla, fu interrotto da un rumore proveniente da fuori.  

 

Voltandosi a metà si fece forza e riuscì a scacciare tutte le sue idee lubriche e si concentrò sull' infimo suono percepito qualche istante prima. Non gli diceva niente di buono. L' istinto lo avvertiva del pericolo e non poteva farlo tacere a vantaggio di una notte con la sua bella. Notti come quelle ne avrebbe avute ben altre e per il momento la priorità era identificare al più presto quello che aveva creduto di sentire. Nel silenzio più totale, i fruscii dovuti agli spostamenti di animali diversi si mescolavano al ritmo della cascata, che sembrava molto più vicina a quell' ora avanzata della notte.  

 

Kaori, strappata dai suoi sogni da un presentimento, alzò un occhio. La prima cosa che vide fu una figura difforme la cui testa era dissimulata sotto un fazzoletto. Di profilo, non poteva discernere il viso di Ryo, ma vedeva l' ombra del suo mokkori che sembrava, in quelle circostanze, un arma sguainata pronta a far fuoco. Non rifletté più di un secondo per reagire. Tirando fuori un martello « Forza Speciale », lo abbatté con una tale violenza che Ryo affondò di un buon metro nel pavimento. Kaori saltò dal letto. Un braccio sul suo martello, fiera, un piede sulla sua preda, giubilava.  

 

-« Allora, facciamo meno gli scaltri eh! Aspetta che Ryo ti trovi qui! »  

 

-« Ma che cacchio combini Kaori?!! Liberami subito! Non è il momento! »  

 

Kaori si chinò quindi sulla sua vittima e tolse il fazzoletto che aveva sulla testa. Riconoscendolo balbettò confusa.  

 

-« Ryo?... Ehm… Hi hi hi, che stupida, non ti avevo riconosciuto così. Ma cosa ci fai conciato a quel modo nel bel mezzo della notte? »  

 

Questi si estirpò dal buco formato dal suo corpo e si massaggiò le vertebre prima di rispondere.  

 

 

 

Kaori lo guardò stupita e l' evidenza le saltò agli occhi: una visita notturna! Per lei, solo per lei! Certo, la sera prima ci aveva provato, ma non era la stessa cosa. A quell' ora tutti dormivano e Shan-In non avrebbe potuto dissuaderlo. Così dunque aveva veramente voglia di... Wousshhhhhhh . Il rosso le salì alle guance, del fumo le usciva impercettibilmente dalle orecchie e benedì l' oscurità per poterlo nascondere così.  

 

Ma, passata la sua prima reazione, l' imbarazzo e la timidezza, si sentì lusingata e voleva sentirsi la coscienza pulita. Tese la mano e toccò il braccio di Ryo, forse per darsi un contegno o semplicemente per verificare da sé che lui si trovasse proprio là e che lei non stesse sognando.  

 

Ma quest' ultimo aveva rinunciato alla sua idea. Il rumore che aveva sentito lo preoccupava, e tutta la sua attenzione era rivolta ormai fuori da quella stanza. Quando sentì le dita solleticargli il polso con un leggero tocco, non poté tuttavia reprimere un sorriso. Si liberò dolcemente e si voltò verso di lei.  

 

-« Non potresti calmare un po' i tuoi ardori di maniaca sessuale? Avere una ninfomane tutta per me mi sta bene, ma qua abbiamo del lavoro! »  

 

-« Eh? Cosa? Ma che... »  

 

Non capendo più completamente niente di ciò che le diceva Ryo, Kaori strizzò gli occhi più volte. Aprì la bocca e la richiuse subito rendendosi conto che le chiedeva di non pronunciare più parola e di ascoltare attentamente.  

 

Tuttavia Ryo aveva lasciato la propria stanza senza la sua Magnum e doveva prima di tutto rimediare a questa lacuna. Prese la mano di Kaori e la trascinò a suo seguito senza neanche fare attenzione all' abbigliamento leggero della sua compagna.  

 

 

Continua...  

 

 


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