Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author(s): Ginie^^

Translator(s): Rosi-chan

Status: Completed

Series: City Hunter

Original story:

Entre Ciel et Terre

 

Total: 70 chapters

Published: 01-12-03

Last update: 03-05-04

 

Comments: 49 reviews

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General

 

Summary: Quando Ryo e Kaori devono conciliare il loro lavoro e la loro nuova relazione....

 

Disclaimer: I personaggi di City Hunter sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Translation :: Tra Cielo e Terra

 

Chapter 54 :: Capitolo 54

Published: 17-04-04 - Last update: 17-04-04

 


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Riempito bene lo stomaco, Ryo e Kaori attendevano l' arrivo di Mick con una certa impazienza. La loro borsa, preparata già da tempo, giaceva un po' più lontano.  

 

La ragazza, appoggiata all' impavesata, fissava avidamente l' orizzonte. Secondo le loro stime, Mick non avrebbe tardato ad arrivare. Ryo era seduto a gambe incrociate ai suoi piedi e giocava con noncuranza con una polpetta di riso che aveva tenuto a portata di bocca.  

 

Kaori si poneva mille e una domande su tutto ciò che era successo loro dall' inizio di quella storia. Ciò la preoccupava molto.  

 

-« Non vedo l' ora di tornare a casa. » sospirò quando, a forza di strizzare gli occhi di fronte al sole, abbandonò il suo posto di guardia.  

 

-« Anche io... »  

 

La bava alle labbra, Ryo accompagnò le parole con una piccola pacca sul sedere della sua compagna.  

 

-« Ryo!! »  

 

-« Mbé… E' la verità! »  

 

-« Tutto questo non ti preoccupa? Monica è sparita, Saeko è all' ospedale e qualcuno vuole la tua pelle! E tu pensi solo a... solo a... »  

 

Tacque. Se di solito il suo ruolo si traduceva nel rimettere il suo partner sulla retta via quando si avvicinava un po' troppo alla loro cliente, un buon colpo di martello « made in Kaori » bastava generalmente a calmarlo. Ma questa volta era diverso. Non c' era nessuna cliente a cui Ryo voleva dare una botta, la donna tanto desiderata dal suo avido socio era lei.  

 

Ryo la fissava e fece un sorriso in tralice. Avendo vissuto per più di sette anni con lei, la conosceva sufficientemente per seguire il filo dei suoi pensieri mentre lei li formulava. Per di più, gli veniva facile decifrare le minime emozioni sul suo viso, non sapeva barare quando si trattava di sentimenti.  

 

Kaori si sentì osservata e, rendendosi conto che aveva lasciato la frase in sospeso, si schiarì la gola e fece finta di niente.  

 

-« City Hunter ha un lavoro. Dobbiamo sapere cos' è successo e fermare quel pazzo furioso! »  

 

-« Ed ecco che si ricomincia... Non ti fermi mai? Approfittare della vita, passare dei momenti torridi con uno stallone, non ti tenta più di tanto? »  

 

Un alzamento di sopracciglia provocatorio, un sorriso fino alle orecchie, si strofinò contro di lei in maniera suggestiva. Kaori gli assestò un colpo di martello di una decina di tonnellate... solamente.  

 

-« Mi innervosisci! Qualcuno ti vuole uccidere e questo non ti fa niente! »  

 

Ryo si alzò e si posizionò a suo fianco. Rassegnato, vedendo che Kaori non era disposta ad una piccola coccola espressa, lasciò cadere la sua scelta su una sigaretta. Alzò le spalle e le rispose sbadigliando rumorosamente.  

 

-« Sì e allora? Non sarà né il primo, né l'ultimo. »  

 

Kaori lo guardò sbalordita. Il suo lassismo non avrebbe mai finito di stupirla. Non riuscendo ad aggiungere altro si appoggiò al parapetto e guardò i fiotti d' acqua gettarsi contro lo scafo del battello.  

 

-« Non so come fai. Non mi ci abituerò mai... »  

 

Ryo la guardò ed il suo sorriso si cancellò. Tutti i suoi timori risorsero in quell' istante. Quei dubbi per i quali aveva a lungo esitato a renderle la libertà, a darle una vita normale, quelli che faticava a sotterrare sotto la felicità della sua relazione con lei. Tutto ciò per il quale si sentiva responsabile e in colpa nei suoi confronti. Ecco che lei lo sospirava con così tanta facilità durante una conversazione tanto sconveniente quanto abituale.  

 

Inasprito, infelice, le rispose con tono più secco di quanto avrebbe voluto:  

 

-« Forse la tua vita non è insieme a me, alla fine. »  

 

A quelle parole, il sangue di Kaori si ghiacciò e, per qualche secondo, si sentì solo la risacca.  

 

 

 

Ryo si aspettava della tristezza, dei pianti, ma mai si sarebbe aspettato il modo in cui Kaori reagì in quel momento. Sette anni di vita comune o no, aveva ancora molte cose da imparare su quella donna.  

 

Inspirando profondamente, Kaori si voltò lentamente verso di lui. I suoi occhi lanciavano scintille e la sua ombra sembrava sproporzionata. Sembrava fare degli sforzi considerevoli per calmare la propria furia tumultuosa. Nonostante tutto, afferrò Ryo e lo fece volare dall' altro lato della balaustra. Piedi e mani legati ad una boa di soccorso, il giapponese dondolava al di sopra dell' acqua sbattendo la testa contro lo scafo a seconda del movimento del battello.  

 

Kaori, un piede sulla ringhiera, teneva l' altro capo della corda e urlava:  

 

-« Saeba Ryo! La prossima volta che proferisci questo genere di fesserie ti scaravento all' Inferno! Non ti sbarazzerai di me così facilmente! Hai capito?? »  

 

-« … »  

 

Ryo era costernato. Mai avrebbe pensato che avrebbe reagito in quel modo a quel proposito. Decisamente lei non aveva coscienza del pericolo onnipresente. Era così... La guardò e... era così bella quando si innervosiva. Con un colpo di testa rabbioso scacciò per il momento i suoi pensieri pessimisti.  

 

Cominciò a risalire lungo lo scafo. Sfortunatamente neanche a colpi di denti fu fortunato: una grossa ondata lo spruzzò e si ritrovò nella posizione di partenza.  

 

-« Kaori!!! Tirami subito su! »  

 

Non era una richiesta, ma un ordine. L' idea di passare la notte a starnutire invece di partire all' esplorazione di Kaoriland non gli piaceva affatto. Tutto ciò che riusciva ad immaginare lo portava automaticamente alle sue voglie sessuali e niente avrebbe potuto mettersi in mezzo alla sua strada. Aveva atteso così tanto il frutto proibito che adesso sentiva il diritto e il dovere di gustarlo ogni giorno di più.  

 

A sua grande sorpresa, Kaori lo tirò su senza recalcitrare. Per un malato del sesso infetto come Ryo, ciò portava a pensare naturalmente che Kaori aveva avuto la sua stessa idea. Non appena posò piede sul ponte saltò su di lei e sprofondò la testa contro il suo petto.  

 

-« Hai pensato la stessa cosa che pensavo io, eh?... » una goccia di saliva pendeva miseramente dalle sue labbra.  

 

Alzò gli occhi e indietreggiò di qualche passo quando vide che Kaori non sembrava seguire i suoi pensieri salaci.  

 

-« Non so a cosa stai pensando, ma non è il momento, ho visto che... »  

 

Le mani che palpeggiavano nervosamente la sua t-shirt la misero fuori di sé.  

 

-« Tu mi innervosisci!!! »  

 

Con un pugno rabbioso in piena faccia, lo colpì così forte che vacillò e passò al di sopra dell' impavesata.  

 

 

 

SBONGGG !  

 

-« Sbong? Come Sbong? Non avrei dovuto fare Pluff? »  

 

Ryo si grattò il mento, sorpreso di non trovarsi a sguazzare nell' acqua. Una gomitata sul cranio fermò di botto i suoi pensieri metafisici.  

 

-« AHIA!! Ma cosa sta succedendo?? »  

 

-« Ciao! »  

 

Un sorriso devastante, dei capelli biondi e degli occhi maliziosi, risposero alla domanda di Ryo. Si trovava sulla navetta che Mick aveva noleggiato per andarli a prendere..  

 

-« Toh sei tu! Non ti avevo sentito. »  

 

-« Con tutto il baccano che fate è normale. Oh, buon giorno Kaori. Sei risplendente. »  

 

Quest' ultima lo salutò, raggiante di rivederlo e lanciò la borsa nello zodiac, che atterrò con rumore sordo sul piede di Ryo.  

 

-« Non potresti fare attenzione? » si lamentò Ryo.  

 

-« Stai zitto e fai qualcosa di utile per una volta! » replicò lei con voce burbera.  

 

-« Uhlà... c' è aria di tempesta si direbbe… » sì burlò l' americano.  

 

-« Nessuno ti ha chiesto niente, a te! »  

 

Kaori scese per la corda della boa e si sistemò nella navetta.  

 

-« Allora piccioncini, tutto bene? »  

 

Mick si prendeva ogni volta un piacere maligno a stuzzicarli. Per di più il fatto di aver visto Ryo precipitarsi contro Kaori qualche istante prima non gli era sfuggito. Un largo sorriso gli schiariva il viso, era felice di ritrovarli sani e salvi. Aspettando che si sedessero comodamente, rimise in moto il motore e ripartì: direzione Giappone.  

 

 

 


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