Chapter 35 :: Capitolo 35

Published: 15-03-04 - Last update: 15-03-04

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Inoltrandosi un po' di più nella boscaglia, si fermò di botto quando si ritrovò davanti alla cascata. Certo, aveva sentito il rumore dell' acqua ma non immaginava che un posto così paradisiaco si trovasse così vicino. Si sedette subito su una roccia che si ergeva a strapiombo sul bacino e, assorbita dalla contemplazione di quel paesaggio fiabesco, dimenticò la libido di Ryo.  

-« Mio Dio, quant' è bello! » soffiò quando sentì quest' ultimo sistemarsi vicino a lei.  

Circondata da un alone di luce generata dagli alberi che si disperdevano tutto attorno alla cascata, la massa d' acqua sembrava brillare di mille fuochi. L' altezza doveva essere sui dieci metri e la schiuma schizzava i numerosi giunchi adiacenti. I garriti degli uccelli lasciavano una sensazione di gaiezza. Un luogo atemporale.  

Ryo guardò teneramente la sua compagna e sorrise. Sembrava una ninfa, e per lui lo spettacolo più bello non era certamente il paesaggio che li circondava.  

-« Sì, è bellissimo. »  

La sua voce si fece più roca di quanto avrebbe voluto e si schiarì la gola in modo che lei non se ne accorgesse. Poi le domandò in un tono che voleva essere disinvolto.  

-« Dì un po' Kaori. Non hai potuto fare a meno di prendere la foto di Makimura, eh? »  

-« Come lo sai? »  

Ma il suo suo stupore iniziale lasciò il posto ad un' ondata di sospetto. Proseguì:  

-« Lasciami indovinare: hai rovistato nella mia borsa alla ricerca di piccole culotte, non è così? Confessa!! »  

-« Ehm… »  

Un dito sulla bocca, sembrava riflettere intensamente alla domanda, con una faccia tosta a prova di bomba. Ma Kaori sospirò, visibilmente di buon umore quel giorno, niente avrebbe potuto oscurare la gioia del loro ritrovo, e soprattutto non le sue punzecchiature.  

-« Sei impossibile! »  

Si guardarono sorridendosi mutualmente. Lo sguardo di Ryo si fissò sulla cascata e iniziò a farle una domanda che gli aveva spesso bruciato le labbra.  

-« Posso farti una domanda Kaori? Riguardo alla tua famiglia. »  

-« Certo. »  

La spontaneità della sua risposta lo spinse a continuare, colpito dalla fiducia che aveva in lui.  

-« Come consideri Sayuri? »  

-« Come mia sorella. » rispose lei semplicemente.  

Poi, abbassando la testa, si ritirò un po' di più nelle trincee e nei segreti del suo cuore.  

-« Anche se Hideyuki non è il mio vero fratello... E'... è come se avessi due famiglie. In fin dei conti sono fortunata. »  

Il sorriso che gli rivolse, candido ma rassegnato, lo commosse. Le carezzò i capelli e mormorò per sé stesso:  

-« Sempre la stessa Sugarboy »  

Le prese la mano e la strinse nella sua. Restarono così per un lungo momento, complici, felici.  

Ryo lanciò un occhiata alle dita sottili della sua compagna. Mani dolci, vergini e innocenti, che nessuna macchia di sangue aveva sporcato. Scorse l' anello.  

-« Vedo che non hai dimenticato neanche questo. »  

Kaori arrossì, sentendosi un po' ridicola, ma teneva così tanto a quell' anello. Ritirò la mano e lo tolse, facendolo girare tra le dita e giocando con la luce che vi si rifletteva.  

-« E' il solo legame che unisce le mie due famiglie. Ho la sensazione che siano con me. »  

Ryo lo prese e a sua volta lo osservò. Poi sollevò la mano di Kaori e le mise l' anello all' anulare destro.  

_Ebbe un momento d' esitazione: certo, lei portava quell' anello a quel dito, ma in altre circostanze... Il cuore gli impazzì in petto e incominciò a respirare più velocemente. Una rapida occhiata a Kaori gli permise di rendersi conto che lei non aveva alcuna idea del suo turbamento interiore. Aveva voglia di dirle, ma cosa? Buttò il fiato, certo che sì, lo sapeva, e anche molto bene, ma... Sarebbe così semplice... Agitò vivamente la testa, cercando così di cacciare quell' idea folle e bislacca di matrimonio.  

-« Ryo? »  

-« Ehm… Sì? »  

-« Qualcosa non va? »  

-« Cosa? No, niente. »  

_Kaori sospirò, non aveva l' abitudine ad aprire il suo cuore, perché avrebbe dovuto farlo tutto in un colpo...? Ma il modo in cui la guardava in quel momento... C' era un non-so-che nei suoi occhi che la turbava più di quanto fosse ragionevole. Sapendo a priori che non avrebbe parlato fino a quando l' avrebbe sentita così, cercò di fare diversivo. Anche lei era diventata maestra in materia, e non si cambiano le vecchie abitudini dall' oggi al domani.  

-« Non cambierai mai. »  

-« Cioè? »  

-« Non si può mai sapere a cosa pensi. »  

-« Forse è meglio... » rispose lui misterioso.  

_E voilà! Come al solito, quindi! Pensò Kaori. Ma non se ne lamentò, dopo tanti anni a vivere con lui, lo conosceva da tempo. Gli sorrise, divertita. Quel dettaglio, tuttavia così importante al suo cuore, non avrebbe rovinato una così bella giornata, un posto così bello ed il suo buonumore attuale. Liberò dolcemente la mano da quella di Ryo e raccolse le ginocchia al petto. Niente avrebbe potuto prepararla a quello che stava per dirle Ryo.  

-« Lo so che non sono uno che si confida molto. In tutto questo tempo dovresti saperlo. »  

-« Non era un' accusa. » si giustificò prestamente lei.  

-« Però sei tu quella che ne sa più di chiunque altro. Vuoi sapere a cosa penso, qui, ora, subito? »  

-« Ehm… Sì » la voce di Kaori era solo un sussurro, tanto l' argomento di quella discussione le pareva soprannaturale. Il cuore cominciò a batterle più forte.  

Ma Ryo perse sicurezza e partì con una delle sue stupidaggini abituali. Nel modo più serio del mondo, la guardò dritto negli occhi e dichiarò:  

-« Ti ho visto tutta nuda!!!! »  

Lei per poco non perse l' equilibrio, tanto la risposta era lontana da ciò che si immaginava. Una libellula si incastrò tra le pieghe del suo kimono.  

Quando si risedette convenevolmente, gli rispose:  

-« Questa poi! »  

-« He he he »  

I tratti contorti e deformati dalle numerose immagini erotiche che gli attraversavano la mente, Ryo si chinò sulla sua partner e cercò di esaminare un po' di più la sua scollatura. Tutta rossa, Kaori tuttavia non si arrabbiò, ma mettendo le mani in avanti per respingerlo, non misurò la propria forza e Ryo perse l' equilibrio.  

-« Ehiiii! »  

PLOUF!  

-« Ryo!!! »  

Kaori si mise in ginocchio e scrutò la superficie dell' acqua alla ricerca di quel maniaco del suo partner. Quale non fu la sua sorpresa quando lo vide, non si sa come, aggrappato con la punta delle unghie ad un millimetro quadrato di roccia!  

Grondante, i capelli gli ricadevano sugli occhi, e quello spettacolo fece fondere Kaori. Dio, quant' era bello! Si sporse un po' di più con grande gioia di Ryo che ne approfittò per sprofondare la testa sul petto della sua partner. Sorpresa, lei indietreggiò e Ryo cadde di nuovo in acqua non avendo più alcun appiglio per aggrapparsi.  

-« Voi siete Kaori, suppongo! Lo sapevo che vi avrei trovato qui. Mi chiamo Ana. »  

La ragazza, sentendo il proprio nome, si voltò e sorrise all' adolescente che si trovava di fronte a lei. Bella, ma effettivamente ancora una ragazzina, cosa che dissolse tutti i dubbi di Kaori.  

Continua...  

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