Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author(s): Ginie^^

Translator(s): Rosi-chan

Status: Completed

Series: City Hunter

Original story:

Entre Ciel et Terre

 

Total: 70 chapters

Published: 01-12-03

Last update: 03-05-04

 

Comments: 49 reviews

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General

 

Summary: Quando Ryo e Kaori devono conciliare il loro lavoro e la loro nuova relazione....

 

Disclaimer: I personaggi di City Hunter sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Translation :: Tra Cielo e Terra

 

Chapter 23 :: Capitolo 23

Published: 16-02-04 - Last update: 16-02-04

Comments: Ritorno su Ryo dopo l'incidente aereo...

 


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Ben lontano da Shinjuku e dal suo appartamento, Ryo aprì un occhio. Gli faceva male la coscia e ci mise un certo tempo prima di rendersi conto di non trovarsi nella sua stanza.  

 

Si volle alzare, ma due mani si posarono sulle sue spalle e lo forzarono a sdraiarsi di nuovo.  

 

-« Con calma ragazzo mio! Avrai presto il tempo di fare il giro dell' isolato correndo, ma per il momento restiamo tranquilli! »  

 

Sorpreso, alzò un occhio e vide una donna di una certa età che gli sorrideva gentilmente. Una donna che aveva certo vissuto, ma che conservava nel profondo dei suoi occhi un bagliore scintillante che non stonava con il suo buonumore.  

 

_ Ma dove si trovava? Chi era quella donna? E... Kaori!!  

 

Senza prendere in considerazione quello che gli aveva appena detto, raddoppiò i suoi sforzi per mettersi in posizione seduta.  

 

-« Io... ma … »  

 

-« Bene, bene! La gioventù non vuole ascoltare la saggezza a quanto sembra. Mi obbligherai ad utilizzare la forza. »  

 

E, aggiungendo i gesti alla parola, la vecchia dama lo piantò in fondo al letto con una veemenza che Ryo non avrebbe potuto immaginare. Shan-in lo guardò con non molta compassione.  

 

-« Resta lì. Hai trascorso una notte molto agitata e devi recuperare. Suppongo che avrai non poche domande che ti si dibattono in testa, e io voglio rispondervi a condizione che tu resti a letto e che non ti affatichi troppo! Il sole si è appena alzato e abbiamo tutta la giornata per parlare. »  

 

Ryo non osò andar contro gli ordini di quella donna così dolce e così ferma allo stesso tempo. Abdicò e si lasciò andare nel futon che era così confortevole.  

 

-« Posso sapere come si chiama la mia torturatrice? »  

 

Shan-In rise di buon cuore a quella osservazione e, poggiandogli sulla fronte un asciugamano umido e fresco, rispose:  

 

-« Shan-In Wu, ragazzo mio. Ti trovi a casa mia e di mio marito Tseng, il vecchio deve essere da qualche parte a fumare la sua pipa! Come al solito »  

 

Nonostante utilizzasse la parola -vecchio- con irritazione, si sentiva dalla sua voce che con ce l' aveva affatto con lui. Continuò a prodigare cure al suo malato e a spiegargli la situazione.  

 

-« Mio marito ti ha trovato su un aereo in fiamme e... »  

 

-« EHH??? »  

 

_Aereo? Aereo in fiamme? Impossibile!!! Non lui! Come avrebbe potuto mettersi in una situazione come quella?  

 

La memoria gli giocava qualche scherzo. Aggrottò le sopracciglia, ma fece del suo meglio per mettere da parte i flash che gli offuscavano la vista. Si sforzò di rimanere all' ascolto della sua... infermiera. Quest' ultima comprese che Ryo doveva ricordarsi di certi dettagli e tacque un istante, attendendo che lui si riprendesse.  

 

 

 

-« Tutto a posto, ragazzo mio? »  

 

-« Scusi? … Ah sì. Sì, grazie. E' solo che... »  

 

-« Non ti ricordi quello che è successo? »  

 

-« Solamente dei frammenti, ma penso che ricorderò tutto in poco tempo. »  

 

-« Secondo me hai dovuto ricevere una buona dose di calmanti o di altri prodotti. Hai dormito per 48 ore di seguito... E hai mormorato non poche cose mentre dormivi. »  

 

-« Cioè? »  

 

Ryo si sentì nervoso tutto in un colpo. Non sapeva dove si trovava, chi erano quegli Wu, e soprattutto come era riuscito a mettersi in quel pasticcio. Guardò con diffidenza quell' anziana donna, ma si sentì subito ridicolo quando la vide fargli un occhiolino complice.  

 

-« Non preoccuparti ragazzo mio, terrò il segreto. »  

 

-« Un segreto, ma quale segreto? »  

 

-« Su questa Kaori. E Hideyuki… almeno, è ciò che mi è sembrato di capire. Non è molto carino punzecchiare la donna del proprio amico. »  

 

-« Ma no!! Che cosa vi siete immaginata! Sono fratello e sorella e... »  

 

Poi Ryo tacque. Non era da lui giustificarsi così, e soprattutto con degli sconosciuti. Ma quella donna... c' era tanta dolcezza che si sprigionava da lei. Aveva la sensazione di conoscerla da tempo. No! In effetti, somigliava a Kaori. Avevano lo stesso calore, la stessa voglia di vivere nello sguardo, la voglia di dare, di dividere senza aspettarsi niente in cambio.  

 

Ma se il viso di Kaori che gli danzava davanti agli occhi gli portava conforto, era preoccupato di saperla sola, lontana da lui.  

 

 

 

Shan-In si era seduta vicina a lui e lo scrutava con attenzione sotto le lunghe ciglia. Riusciva ad indovinare ogni sentimento che lo tormentava. Vedeva quel sorriso sottile, che gli dava l' aria di un vero ragazzino, sparire per lasciare il posto ad uno sguardo scuro e profondo, e i suoi lineamenti contrarsi. Nonostante tutto, si lasciò prendere alla sprovvista quando improvvisamente Ryo cercò di mettersi in piedi.  

 

-« Devo partire subito. »  

 

-« Non se ne parla! »  

 

Una voce si levò dalla porta d' entrata, con grande sollievo di Shan-in che questa volta non sarebbe riuscita a tenere a freno tutta sola quel grande stupidone che rifiutava di obbedire.  

 

Il tono duro e irrevocabile stonava con l' aspetto fragile della figura. Ma Ryo sapeva che non bisognava affatto fidarsi delle apparenze e restò in guardia. Quando la persona si avvicinò, ebbe un momento d' esitazione, gli sembrava familiare. Rispose a tono, con il suo solito tatto e la sua solita delicatezza.  

 

-« Voi siete il vecchio che mi ha tirato fuori da lì? Vi ringrazio. Sinceramente. Ma ora, vedete, devo raggiungere la mia partner, lei ha bisogno di me e... »  

 

Il suddetto avanzò e assunse un' aria minacciosa. Puntò un dito accusatore su Ryo e gli fece una ramanzina.  

 

-« Senti un po' ragazzo mio, gia mi chiami il Vecchio! Io ho 60 anni! Capito? 60! E poi, non vedo come potresti fare ad attraversare l' oceano nelle tue condizioni... »  

 

-« L’ oceano? »  

 

-« Che cosa mi tocca sentire!... 60 anni adesso! Che sia inteso… Quel vecchio pazzo è molto più anziano. » sussurrò Shan-In dal suo angolo.  

 

-« Shan-In!!! Se devi proprio dire delle stupidaggini, faresti meglio ad andare a preparare il pranzo! E cerca di non rovinarlo questa volta! »  

 

Shan-In si alzò e fece fronte a suo marito. Lo sguardo di Ryo si spostò dall' uno all' altra, una libellula svolazzava innocentemente nella stanza.  

 

_Cosa … ? Cos' è quel vecchio?  

 

Aveva la spiacevole sensazione di vedere il suo doppio tra 30 o 40 anni... E la rassomiglianza tra Shan-in e Kaori era flagrante... Fece una smorfia di disgusto. Vedersi così vecchio non gli piaceva del tutto e gli sembrava che gli rubassero il primato nel ruolo del villanzone incallito. Scosse la testa vivamente in segno di protesta... Insomma... lui restava lo Stallone di Shinjuku, quel vecchio ne era ben lontano e...  

 

PAF! Il vecchio si ritrovò a gambe all' aria.  

 

-« Razza di maniaco! Quando ti toglierai questo vizio di toccare tutto! »  

 

Shan-In chiuse la porta e se ne andò a preparare da mangiare. Il vecchio, un largo sorriso alle labbra nonostante dovesse trascinare la sua vecchia carcassa per rimettersi in piedi, si voltò verso Ryo e rise beatamente.  

 

-« Forse non ha più 20 anni, ma ha ancora le natiche belle sode. »  

 

Ryo lo guardò come avrebbe potuto fissare un miserabile scarafaggio. Sospirò.  

 

-« Sono piombato in una casa di pazzi... »  

 

-« Non si può certo dire che l' educazione sia il tuo forte! Ma mi piace! Ah ha ha »  

 

Tseng gli diede una pacca sulla schiena amichevolmente. Conservava ancora il suo vigore, il vecchio!! Quel personaggio turbava Ryo, ma lo divertiva. Molte cose lo avrebbero sorpreso, lo sentiva.  

 

 

Continua...  

 

 


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