Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author(s): Ginie^^

Translator(s): Rosi-chan

Status: Completed

Series: City Hunter

Original story:

Entre Ciel et Terre

 

Total: 70 chapters

Published: 01-12-03

Last update: 03-05-04

 

Comments: 49 reviews

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General

 

Summary: Quando Ryo e Kaori devono conciliare il loro lavoro e la loro nuova relazione....

 

Disclaimer: I personaggi di City Hunter sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Translation :: Tra Cielo e Terra

 

Chapter 18 :: Capitolo 18

Published: 01-02-04 - Last update: 01-02-04

 


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-« Ma cosa fai? » gli domandò Kaori prendendogli il completo dalle mani e posandolo sul letto.  

 

-« Mi colpisco da solo, non si vede?? »  

 

Esasperato, Ryo si estirpò alla meno peggio dalla montagna di martelli e kompeiti diversi e si spolverò come niente fosse.  

 

-« Ci sono giorni in cui mi chiedo se non sono immortale. Ma da dove viene tutto questo? »  

 

Tentò disperatamente di rimettere tutti quegli affari nell' armadio, ma nessuno voleva stare al suo posto, abbandonò quindi velocemente. Tuttavia si abbassò e raccolse un enorme martellone che aveva attirato particolarmente la sua attenzione. «Speciale Ryo »  

 

-« Ohhhhh! Ce n' è uno con il mio nome di sopra. Bisogna che lo dica a Mick! Ah ah ah! Lui non ha tutta questa fortuna malgrado tutto ciò che possa dire. »  

 

Una libellula piombò dritta sulla testa di Kaori che non capiva più niente. La sola cosa che riuscì a dire fu un « Idiota! », tuttavia non molto convincente. Si sedette sul letto e incrociò le braccia.  

 

-« Ryo. Che cosa vuoi? »  

 

-« Embé? Non posso entrare nella tua stanza senza avere un' idea in testa? »  

 

A Kaori passarono davanti una moltitudine di diapositive e di cliché, di dozzine di clienti che si erano coricate in quella stanza e delle quali Ryo aveva fatto di tutto per vedere anche solo un centimetro quadrato di pelle in più. Presa alla sprovvista, gli strappò l' arnese dalle mani e lo gettò dalla finestra.  

 

-« Si, ok, in breve... volevo sapere, come va? Non abbiamo avuto troppo tempo per parlare oggi, eh? »  

 

Kaori lo guardò senza batter ciglio, aspettando di vedere fino a dove Ryo sarebbe arrivato nella sua mania di girare attorno all' argomento. Questi gettò un' occhiata alla stanza e si grattò la testa, pensieroso.  

 

_In tutto il tempo in cui aveva cercato di spiare le clienti o anche la sua piccola Kaori, non aveva mai osservato quella stanza che rifletteva molte cose. Una specchiera piena di prodotti diversi, una spazzola per capelli, un comodino in cui risaltava la foto del suo amato fratello, la scatolina del suo anello, qualche peluche… E' vero che a parte il letto o il comò in cui poteva trovare quelle piccole culotte...  

 

Si schiarì la gola, concentrandosi su ciò che voleva dire. Si sedette a fianco a lei e cominciò:  

 

-« Come avrai potuto indovinare, Monica è di origine americana. L' ho conosciuta quando ero là. A lei e a suo fratello, Jimmy. Non so cos' altro dirti a riguardo che potrebbe essere interessante. Non so perché è in Giappone, è malata di cuore e, malgrado i suoi accessi di follia, non dovrebbe fare un viaggio così lungo. Apparentemente suo fratello ha anche qualche guaio qui e lei ne ha approfittato per passare da noi. »  

 

Kaori si sentiva rassicurata dal fatto che lui le raccontasse ciò che era accaduto in passato, ma non sapeva se in fondo volesse saperne di più. Nonostante tutto, la curiosità ebbe la meglio sulla ragione, e triturando i lembi della sua maglietta, gli occhi fissi sulle sue dita, biascicò:  

 

-« La conosci bene a quanto ho potuto vedere. »  

 

Ryo si sdraiò sul letto, le braccia dietro la testa. Tirò fuori una sigaretta dal pacchetto e fece per accenderla quando si ricordò di non trovarsi nella sua stanza. Conservò quindi il pacchetto e si mise la sigaretta dietro l' orecchio. Quella domanda se l' era proprio aspettata, ma la risposta si fece attendere, sperando di formulare quella che Kaori sperava.  

 

 

 

Passò qualche secondo, lasciando quest' ultima in uno stato prossimo all' impazienza. Cominciò a sentirsi totalmente ridicola in quella posizione, avrebbe proprio voluto muoversi ma, visto che era rimasta immobile per tutto quel tempo, pensava che Ryo si sarebbe reso conto se lei avesse mosso anche un solo dito. Di conseguenza, si sentiva ancora più mortificata e se la prendeva con sé stessa di essere così maldestra.  

 

-« Effettivamente. »  

 

E nient' altro?.... Kaori si voltò verso di lui, un po' insoddisfatta. Voleva saperlo, voleva che lui lo dicesse. Lui la guardò e alzò le spalle.  

 

-« Cosa vuoi che ti dica Kaori? Che ho vissuto con lei qualcosa di più di una semplice amicizia? »  

 

Gloups…Lei abbassò gli occhi e ricominciò a dettagliare da vicino la sua coperta. Aveva voglia che quella conversazione finisse.  

 

-« Me lo immagino bene…. Non sono mica cieca. »  

 

Ryo fece il broncio sentendo che la conversazione cominciava un po' a scivolare.  

 

-« E' una vecchia storia. Sono successe molte cose da allora. Non preoccuparti. »  

 

-« Ma io non sono preoccupata. » protestò Kaori, che cercava di non far trasparire il proprio sollievo.  

 

 

 

Ryo sorrise e il suo sguardo si portò sulla sua partner e la dettagliò. Quest' ultima lisciava instancabilmente i suoi vestiti, che erano comunque impeccabili, provando il suo nervosismo. Vestita di una semplice magliettina e di un paio di jeans aderenti, ciò gli bastò per farlo perdere nelle sue fantasticherie. Sarebbe stato così facile avvicinarsi a lei, distenderla sul letto e...  

 

Si rimbrottò mentalmente, non era il momento di pensare a queste cose! Scacciò quelle immagini frastornanti e volle lanciare una battutina per distendere l' atmosfera, ma...  

 

-« Kaori. »  

 

Lei alzò la testa, stupita da quella voce così grave. Intercettò lo sguardo febbrile del suo partner e il cuore le andò in tumulto. Quella luce, lei non aveva avuto occasione di vederla spesso, ma quando la sorprendeva, si sentiva pronta ad affrontarla. Si alzò e si mise di fronte a lui. La sua presenza così vicina lo turbò, ma non aveva voglia di muovesi. Istintivamente la prese per la vita e l' attirò a sé. Respirando il suo odore, le andò sempre più vicino e...  

 

 

 

- Kyyyyaaaahhhhhhhhhh !!!  

 

 

 

SBADAAAMMMMMMMMM  

 

La testa di Mick apparve improvvisamente dalla porta della stanza, ma senza che questa prima si fosse aperta. Ryo e Kaori lo guardarono, senza voce, solo qualche corvo, sopra le loro teste, manifestava la sua presenza. Fece un gran sorriso e li salutò:  

 

-« Hello amici, come state? »  

 

Ryo si alzò e si mise le mani in tasca. Si avvicinò con aria sardonica e si sporse sull' americano.  

 

-« Cosa stai facendo, tu? Sei bloccato, hai bisogno di una mano... o piuttosto... »  

 

-« Fatti gli affari tuoi! »  

 

In modo sornione, Ryo mise il piede sulla testa di Mick e vi premette sopra fino a sentire un « pop » caratteristico. Mick si ritrovò dall' altro lato della porta a massaggiarsi la guancia.  

 

-« Imbecille! »  

 

-« Senti un po'! Ti faccio notare, che mi devi una porta adesso, quindi non fare proteste fuori luogo!!! »  

 

Ryo, aperta la porta, si trovava sopra di lui, con dietro una Kaori curiosa. La magia della sua intimità con Ryo si dissipò definitivamente quando vide Monica avanzare e postarsi furiosa davanti a Ryo.  

 

-« Non sapevo che avessi degli amici così... intraprendenti mio caro Ryo! »  

 

Questa osservazione destabilizzò Kaori che non si aspettava veramente una cosa del genere da una donna che se ne andava in giro tutta nuda davanti a quegli uomini. Sbuffò di disprezzo ma diede prova della sua professionalità chiedendole la vera ragione della sua presenza in Giappone.  

 

-« Signorina Monica, se ho ben capito, sembrerebbe che voi siate in Giappone per affari personali. Vorrei proprio che mi diciate un po' di più prima di andare a festeggiare stasera. »  

 

Il tono della sua voce non lasciava alcun dubbio sul modo in cui Kaori vedeva le cose. Secondo lei, se il fratello di Monica aveva dei problemi, era incomprensibile il motivo per cui quest' ultima non pensava che ad andare in un locale e a fare continuamente smancerie.  

 

 

 

Monica la guardò senza lasciarsi smontare e sorrise anche a quella aggressione. In fondo quella Kaori le piaceva e sarebbe stata facilmente manipolabile. Le sembrava di cogliere una folla di sentimenti contrastanti da quella donna. Determinata ma ingenua, una rettitudine senza pecche ma di una maldestria... Sentiva di non stare molto simpatica a Kaori e tuttavia lei non aveva cercato di metterla fuori. E il suo comportamento con Ryo e Mick! Quale donna poteva attirare un uomo brandendo un martello di 50 tonnellate? Quale uomo avrebbe potuto soccombere a quel fascino così mascolino? Non conosceva niente del mondo e sembrava non giocasse la carta della donna fatale e manipolatrice... Tanto meglio, quel ruolo era il suo.  

 

Un largo sorriso sulle labbra, le rispose amichevolmente.  

 

-« Mi dispiace Miss Kaori. E' vero che non vi ho ancora detto ciò che è successo. Vi spiegherò tutto. »  

 

 

Continua... 

 


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