Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author(s): Ginie^^

Translator(s): Rosi-chan

Status: Completed

Series: City Hunter

Original story:

Entre Ciel et Terre

 

Total: 70 chapters

Published: 01-12-03

Last update: 03-05-04

 

Comments: 49 reviews

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General

 

Summary: Quando Ryo e Kaori devono conciliare il loro lavoro e la loro nuova relazione....

 

Disclaimer: I personaggi di City Hunter sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Translation :: Tra Cielo e Terra

 

Chapter 37 :: Capitolo 37

Published: 15-03-04 - Last update: 15-03-04

 


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Quando la vecchia donna e il giapponese raggiunsero il resto della famiglia nella cucina, Tseng prese sua moglie per il braccio e la trascinò fuori, discretamente.  

 

-« Non capisco Shan-In. Cosa ti disturba nel fatto che dormano nella stessa stanza, quei due? »  

 

-« Ciò che mi disturba è la loro passività! Si amano, questo salta agli occhi, e tuttavia... »  

 

-« Sì, capisco cosa vuoi dire. E' vero che sono maldestri quei giovincelli. Ma il fatto di riunirli nella stessa stanza avrebbe potuto aiutarli. »  

 

-« La separazione a volte è più fruttuosa. »  

 

Il vecchio Wu fissò sua moglie e scoppiò a ridere.  

 

-« Sei terribile! Ma sei la migliore. »  

 

E come due adolescenti, si presero la mano e si baciarono. Poi, mano nella mano, si accomodarono alla tavola della cucina. Tseng prese la parola.  

 

-« Bene, ho delle novità e non sono molto buone! Ho parlato con qualche amico in città e nei paraggi. Gli uomini dell' altro giorno sono ancora qui. Apparentemente ti portano qualche rancore! Ti cercano figliolo e non ci vuole molto ad immaginare che vogliono la tua pelle. Cominciano a diventare un po' troppo intraprendenti. Se inizialmente interrogavano solo la gente in città, adesso hanno messo una marcia in più. »  

 

-« Me lo immaginavo, non sono tipi che abbandonano così facilmente. »  

 

-« Non è tutto! Hanno saputo dell' arrivo di Kaori. »  

 

Quest' ultima si fece piccolissima, sentendosi ancora responsabile, ma Ryo le poggiò la mano sulla nuca. Possessivo, protettore, affettuoso, quel gesto la calmò subito. La pressione delle sue dita sul collo la rassicurava.  

 

-« Non tarderanno a tornare, non è vero? Dobbiamo andar via Kaori, e presto. »  

 

-« Sì. » approvò lei con una vocina.  

 

-« Nonostante tutto mio marito ha una buona notizia per voi. -aggiunse Shan-In- Dovrete partire dalla Cina, quindi abbiamo contattato nostro figlio. E' un marinaio, farà in modo di farvi imbarcare sul prossimo battello. Tuttavia partirà solo fra due giorni. Quei brutti ceffi potrebbero tornare prima. »  

 

-« Mi scuso per avervi messo in un tale guaio. Avete fatto così tanto per noi. »  

 

Kaori assentì con il capo alle parole di Ryo. Ma la coppia Wu rise di cuore.  

 

-« Ammetto che la vostra presenza non ci disturba assolutamente. A parte il fatto che ho dovuto utilizzare non poche padelle. Non abbiamo molta attività qui. Mi sono proprio divertita l' altro giorno. »  

 

Tseng strinse più forte la mano di sua moglie. Shan-In lasciò passare sotto silenzio il fatto che la presenza di Ryo e della sua cara amica le ricordava il suo defunto figlio, e lei avrebbe potuto fare ancora moltissimo per loro. Un sentimento che non si può spiegare. Un sentimento che viene dal cuore.  

 

Kaori inspirò profondamente e prese la parola.  

 

-« Vi siete presi cura di Ryo e vi ringrazio infinitamente. Le parole non saranno mai abbastanza per esprimere la mia gratitudine per quello che avete fatto per lui. Come lui, mi sentirei orribilmente in colpa se vi succedesse qualcosa. Per di più mi hanno visto, o hanno saputo che ero qui, non so, ma il risultato è lo stesso, se a causa mia... »  

 

Il vecchio Wu non le lasciò il tempo di finire la frase.  

 

-« Mia cara Kaori, non preoccupatevi per questo. Non ho solo amici in città, e per qualche moneta conosco non poca gente che mi avrebbe venduto al più offerente. Come un volgare pezzo di carne avariata a quei cani rognosi!!! »  

 

-« Non innervosirti, caro. Lo sapevi ad ogni modo che quei vecchi rancori sarebbero tornati fuori da un momento all' altro. »  

 

-« Sì, lo so, ma mi fanno tutti pietà! Venderebbero loro padre per i soldi quei... quei... Oh! Preferisco non dirlo. »  

 

Tseng tacque, cercando di contenere la sua collera improvvisa. Sua moglie spiegò la situazione ai loro ospiti.  

 

-« Lo sapete già, mio marito una volta era un mercenario. Quando siamo venuti a vivere qui, la città non era così sviluppata come adesso. Abbiamo cercato il più possibile di evitare di attirare l' attenzione su di noi ma... Un giorno, sono arrivati dei promotori e hanno voluto radere al suolo dei templi per farne dei complessi turistici. Abbiamo deciso di fare di tutto per evitare che accadesse. Petizioni, congregazioni di vicini... in breve, dopo qualche combattimento sociale, il sindaco ha approvato quello che gli si suggeriva. Da sapere: quei templi sarebbero stati un' attrattiva turistica ben più di quei complessi nuovi e belli. Sfortunatamente alcuni abitanti della città avrebbero voluto che quei templi sparissero a vantaggio del progresso. Questione di soldi, era una miniera d' oro per loro. Non c' è bisogno di dirvi che non siamo stati considerati amici da quel giorno. E' passato del tempo, ma hanno un risentimento tenace. »  

 

-« Che vi abbiano visto o no Kaori, quella gente ci avrebbe venduto ugualmente. »  

 

Ryo tamburellava la sua Magnum attraverso la camicia e guardò Kaori con la coda dell' occhio.  

 

-« City Hunter è al completo adesso. Che vengano! Li aspetteremo a piè fermo. »  

 

Ana rise di cuore e osservò:  

 

-« Detto da uno che cammina con un bastone, non è rassicurante. Hi hi hi »  

 

-« Senti un po' tu!!!! » ripose Ryo.  

 

La ragazza si alzò, si mise dietro di lui e gli pizzicò la guancia.  

 

-« Offeso?... Diventi vecchio, è tutto. »  

 

Poi prese la fuga. Ryo si alzò di colpo e si mise a seguirla correndo.  

 

-« Ti faccio vedere io se divento vecchio!!! Torna subito qui! »  

 

Shan-In e Tseng si guardarono e risero di cuore, approfittando di quei momenti di pura felicità. Kaori, lei, la testa posata sul palmo della mano, il gomito sul tavolo, si perse nella sua tazza di caffé. A quei momenti là, ci era abituata.  

 

 

 

 

 

***  

 

 

 

 

 

Bip bip bip  

 

In una stanza ammobiliata con cura un uomo in un vestito impeccabile rispose al suo telefono portatile.  

 

-« Mmm… ? »  

 

-« Ehm... Kenji-San? »  

 

-« Chi altri vuoi che sia? »  

 

-« Sì, certo... Ehm... »  

 

-« Novità? L' avete ritrovato? »  

 

-« No, non ancora. Insomma, quasi! »  

 

La voce si fece lontana, impaurito l' uomo che chiamava il suo capo temeva la collera di quest' ultimo. E a ragione.  

 

-« Come -quasi- ? Razza d' incapaci!!! In tutto questo tempo non avete trovato sue tracce? » esplose Kenji.  

 

-« Beh, è che la regione trabocca di boschi e foreste e... »  

 

-« Bruciate tutto! Interrogate chi volete! Uccidete chiunque si metta sulla vostra strada! Razziate tutta la Cina se è necessario, ma dovete trovarlo! MORTO! »  

 

-« Ma... »  

 

La voce del capo divenne dolce ma altrettanto minacciosa.  

 

-« Scusa? Mi è sembrato di sentire un -ma-. Se non lo ritrovate entro oggi mi occuperò personalmente di voi. Richiamatemi domani, è l' ultima proroga e voglio sentire una buona notizia altrimenti... »  

 

Kenji riattaccò, con mano nervosa sistemò una ciocca di capelli che gli cadeva davanti l' occhio.  

 

-« Impossibile trovare degli uomini degni di fiducia ai giorni nostri! Se continua così dovrò occuparmi da solo di quel Saeba! Ma per adesso... »  

 

Si sedette alla scrivania e accese il suo computer. Si sentì un segnale continuo e ritrovò il sorriso. Che dolce melodia per le sue orecchie!  

 

Ben presto la città sarebbe stata sua. Rise diabolicamente. Il suo piano era infallibile. Ma gli piaceva che le cose fossero fatte per bene e voleva la certezza che City Hunter non esistesse più. Per lo meno, la sua sola consolazione era che non gli avrebbe messo i bastoni tra le ruote. Il suo solo ostacolo rimanente portava il nome di Nogami Saeko e l' avrebbe spazzata via con la stessa facilità con cui si era sbarazzato di Saeba.  

 

Cliccò su una cartella e apparve un mosaico di foto.  

 

Saeba Ryo, eliminato.  

 

Saeko Nogami avrebbe potuto ancora approfittare di qualche ora di tregua prima che lui se ne incaricasse personalmente. Il suo sorriso si allargò ancora di più. Peccato che si trovasse in mezzo alla sua strada, una donna così bella.  

 

Una miniatura attirò la sua attenzione e ingrandì l' immagine. Il ritratto di Makimura Kaori riempì tutto lo schermo, ma Kenji non si degnò di attardarsi su quella donna. Da fonti sicure, lei non avrebbe costituito nessun problema.  

 

 

 

Continua...  

 

 


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