Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author(s): Ginie^^

Translator(s): Rosi-chan

Status: Completed

Series: City Hunter

Original story:

Entre Ciel et Terre

 

Total: 70 chapters

Published: 01-12-03

Last update: 03-05-04

 

Comments: 49 reviews

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General

 

Summary: Quando Ryo e Kaori devono conciliare il loro lavoro e la loro nuova relazione....

 

Disclaimer: I personaggi di City Hunter sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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It's the name of the web site. HFC = Hojo Fan City.

 

 

   Translation :: Tra Cielo e Terra

 

Chapter 12 :: Capitolo 12

Published: 12-01-04 - Last update: 12-01-04

 


Chapter: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70


 

Passò una buon' ora, e il cadavere della bottiglia giaceva al suolo, abbandonato. I due attaccavano adesso un pacco di birra che Mick aveva recuperato.  

 

Mick cominciava a sentire il sonno invaderlo, sbadigliò e non poté impedirsi di stuzzicare Ryo un' ultima volta:  

 

-« Bene, se tu non hai il coraggio di raggiungere Kaori, io guadagnerò il mio letto sognando quella bellezza fatale. »  

 

-« … »  

 

Di fronte alla sua assenza di reazione, abbandonò tutti gli attacchi verbali. Si alzò e fece qualche passo con l' intenzione di tornare nell' appartamento.  

 

-« Non vorrei essere al tuo posto, mio povero Ryo » ed era sincero.  

 

 

 

-« Quando mi guarda, non so più chi sono... »  

 

Mick restò a bocca aperta di fronte alla confessione del suo amico giapponese. Non osò muoversi, per paura che si richiudesse nel suo mutismo abituale. Anche Ryo aveva bisogno di tirar fuori ciò che gli pesava sul cuore. Non poté impedirsi tuttavia di sorridere. Si voltò su sé stesso e si avvicinò al giapponese.  

 

_Un vero ragazzino quel Ryo! Essere così timido con Kaori... Che spreco!  

 

-« Con tutti i colpi che hai ricevuto, è normale!  

 

 

 

Ryo, esasperato, si alzò e si sporse alla ringhiera voltandogli la schiena. Mick lo raggiunse e parlò con un tono scherzoso.  

 

-« Ho avuto la fortuna di intravedere la vera Kaori, non vedo cosa ti turbi. Nonostante il suo carattere tempestoso, è una donna sensibile. Neanche io ho potuto resisterle a lungo. »  

 

Ryo gli gettò una breve occhiata in tralice. Mick esalava un' ultima boccata di sigaretta prima di schiacciare con noncuranza il mozzicone. Sembrava perso nei suoi ricordi, cosa che dispiacque a Ryo.  

 

-« Sei fortunato che io abbia incontrato Kazue. Le cose sarebbero potute andare diversamente, e non ti avrei fatto regali questa volta. »  

 

Il silenzio che seguì questa riflessione fece sprofondare Ryo nella confusione. Sapeva che Mick aveva finito per soccombere alla sua partner, ben lungi da una una semplice attrazione sessuale. Lo rispettava e lo ringraziava per la sua amicizia e la sua lealtà. Ma conosceva quei sentimenti, e un leggero malessere si installò tra di loro.  

 

_Possibile che Mick fosse ancora innamorato di Kaori?  

 

Le sue labbra si serrarono e un aggrottamento di sopracciglia si disegnò progressivamente in linea con le sue deduzioni.  

 

Quando Mick percepì una tensione anormale, si voltò velocemente verso di Ryo e piantò lo sguardo nel suo. Poi gli fece la linguaccia, divertito:  

 

-« Sei invidioso? »  

 

Ryo si scompose e perse nello stesso momento la sua aria irritata.  

 

-« Di un tipo come te? Ma tu sogni! »  

 

L’ americano si mise le mani nelle tasche e avvicinò la testa a quella del suo interlocutore.  

 

-« Dovresti. Conosco meglio io Kaori che te, e questo ti innervosisce, non è vero? »  

 

-« Sciocchezze! Ma che stupidaggini mi tocca sent... »  

 

Mick gli impedì di continuare la frase. Lo guardò seriamente, desideroso soprattutto di aiutare il suo amico.  

 

-« Si, io sono fortunato. Non pensi che sia grottesca come situazione? Tu e Kaori siete inseparabili e di una complicità a prova di bomba. Ma non appena si tratta di mostrare un po' di più i vostri sentimenti, prendete la fuga!! E dire che pensavo che aveste superato ancora una tappa... Pensavo che almeno... »  

 

Indietreggiò di qualche passo e, come se niente fosse, si accese una sigaretta, falsamente calmo.  

 

Riponendo il pacchetto, riprese con più dolcezza:  

 

-« Ho parlato con lei, mi ha aperto il suo cuore. Senza dimenticare che è grazie a lei che sono ancora in vita. Io amo Kazue, ma Kaori mi è molto preziosa, Ryo. »  

 

Questa osservazione, tutto sommato personale per Mick, era più una minaccia che una semplice confessione.  

 

Ryo sospirò.  

 

-« Lei merita veramente di meglio. »  

 

 

 

I due amici si ritrovarono fianco a fianco, appoggiati sui gomiti, a esplorare le strade illuminate.  

 

-« Quando sono di fronte a lei e incrocio il suo sguardo io... non capisco più niente. Ecco, l' ho detto! Forza, prendimi in giro e non se ne parla più!! »  

 

Ma Mick non si divertì a quel piccolo gioco, anche se fece un pensierino in quel senso. Represse un sorriso e si fece comprensivo.  

 

-« E' normale, sei innamorato pazzo di quella ragazza. Non potresti essere un po' te stesso?!! »  

 

Ryo fece il broncio.  

 

_Sé stesso? Ne diceva delle belle, lui! A sentirlo era di una semplicità infantile! Lui che pretendeva di conoscere meglio di lui la sua Kaori si sbagliva di grosso! Era meglio combattere un centinaio di soldati armati fino ai denti piuttosto che affrontare gli occhi di Kaori.  

 

Si ricordò quello spettacolo inebriante e le sensazioni che lo avevano inghiottito.  

 

 

 

_L’ impressione di essere invulnerabile. Di essere in vita. Anche se terribilmente timida, lei osava mostrargli ciò che era veramente. L' amore che poteva leggere nei suoi occhi si aggiungeva all' innocenza e alla purezza. Due sentimenti che conosceva da tempo e che l' avevano tirato fuori dall' inferno. E dal giorno in cui aveva incrociato Sugar Boy, sapeva che i suoi occhi lo rendevano ancora più forte.  

 

Ma Ryo si sentiva a disagio di fronte a quel sentimento sconosciuto.  

 

Avrebbe potuto baciarla focosamente, portarla nel suo letto e... Tutte quelle immagini avevano abitato i suoi sogni un gran numero di volte.  

 

Ma non voleva, non così. Lei che non aveva potuto conoscere i primi amori d' adolescente, meritava il grande gioco. Sì, era così che aveva visto le cose sin dall' inizio. Il problema era che non sapeva come.  

 

Si sentiva umile, disarmato, impotente.  

 

Ryo fece una smorfia.  

 

_Impotente sicuramente no! E anche lì, doveva misurare i suoi ardori, per non precipitare né sprecare quella nuova esperienza.  

 

Quel via-vai incessante di quei diversi sentimenti disorientava Ryo.  

 

_Sì, lui cercava, provocava ogni occasione per tuffarsi in quello sguardo terribilmente ammaliante. Gli piaceva al punto da sentirsi grande, gli piaceva quella sensazione di appartenerle.  

 

Avrebbe voluto procurarle la stessa turbolenza, ma non sapeva da che parte cominciare. E se avesse detto qualcosa di completamente idiota? O fatto un gesto sconveniente? Sarebbe rimasta delusa. Era fuori discussione! Ci rifletteva ogni giorno un po' più intensamente e così facendo diventava ogni giorno un po' più idiota e maldestro...  

 

 

 

TAK!  

 

Il gomito di Mick si conficcò sul cranio di Ryo, cosa che mise fine a quei pensieri.  

 

-« Ma non stai bene!! Che cazzo fai, cretino!? » urlò Ryo massaggiandosi la testa, accovacciato al suolo.  

 

-« Sono cinque minuti che ti torturi la mente, mi sbaglio? Dovevo scegliere, stare al tuo gioco per riprendere la conversazione o tirarti fuori dalle tue fantasticherie... ho optato per la seconda »  

 

Mick si grattò la guancia innocentemente in segno di intensa riflessione. Si voltò e si appoggiò contro la ringhiera di sicurezza, il sorriso alle labbra.  

 

-« Credo, povero vecchio mio, che non ti resti che una cosa da fare. »  

 

Ryo alzò gli occhi, diffidente e niente affatto cooperativo.  

 

-« Sì, Ryo! Una sola cosa da fare: sbloccarti!! »  

 

L’ interessato si alzò minaccioso e corse dietro a Mick tutto attorno al tetto:  

 

-« Prova a ridirlo ancora una sola volta! A me, lo Stallone di Shinjuku, il pervertito numero 1 del Giappone, e ti uccidooooooo!!! »  

 

 

 

 

 

Diversi cani del quartiere si svegliarono e urlarono alla Luna.  

 

 

Continua...  

 

 


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