Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author(s): Ginie^^

Translator(s): Rosi-chan

Status: Completed

Series: City Hunter

Original story:

Entre Ciel et Terre

 

Total: 70 chapters

Published: 01-12-03

Last update: 03-05-04

 

Comments: 49 reviews

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General

 

Summary: Quando Ryo e Kaori devono conciliare il loro lavoro e la loro nuova relazione....

 

Disclaimer: I personaggi di City Hunter sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Translation :: Tra Cielo e Terra

 

Chapter 22 :: Capitolo 22

Published: 07-02-04 - Last update: 07-02-04

 


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Quelle ore di attesa ebbero la meglio sulla pazienza di Kaori. Distrutta, annientata, faceva avanti e indietro senza sosta nel loro appartamento, spiando i minimi movimenti dei passanti. Mick l' aveva riportata a casa, ma era ripartito per interrogare i pochi curiosi che se ne andavano in giro nel quartiere caldo di Tokyo, ma senza successo.  

 

_Cosa poteva fare a parte attendere pazientemente il suo ritorno? Lui sarebbe tornato, ne era certa. Non avrebbe mai potuto andar via con Monica per... No! Impossibile! Aveva fiducia in lui, malgrado il suo carattere volubile. Lui … lui non avrebbe mai potuto farsi... Uccidere? No!! Lei l' avrebbe sentito! Sarebbe apparso da un momento all' altro all' angolo della strada, vivo.  

 

Una brezza leggera fece tremare il fogliame e le sfiorò il viso. Il vuoto che sentiva nel più profondo della sua carne la ghiacciava ben di più di quella notte di primavera. Non si muoveva malgrado fosse percorsa da qualche brivido.  

 

 

 

Toc Toc  

 

Kaori sobbalzò. Si precipitò alla porta e, dimenticando tutte le precauzioni, l' aprì velocemente.  

 

-« Ryooo?? »  

 

Ma, rendendosi conto che era Mick quello che si trovava di fronte a lei, tutta la speranza l' abbandonò e il suo sguardo si velò.  

 

-« Mi dispiace, sono solo io. »  

 

-« Novità? »  

 

-« … »  

 

Mick non osò rispondere ma fece un segno negativo con la testa, sapendo che Kaori non avrebbe affatto apprezzato.  

 

Si sistemò nel divano, spossato da quella notte. Sapeva che il difficile doveva ancora arrivare e, a giudicare dall' andatura febbrile di Kaori, il peggio sarebbe arrivato da un momento all' altro. Tuttavia doveva farle una domanda che l' avrebbe sconvolta ancora di più.  

 

-« Kaori? »  

 

-« Sì? »  

 

-« Sei sicura che non ti abbia detto niente? Qualche cosa del tipo che andava a festeggiare da un' altra parte o qualcosa del genere? Scusami se ti faccio questa domanda, ma conoscendolo... Beh, è abituato a fare questo tipo di cose. »  

 

-« No… non scusarti, avrebbe proprio potuto farlo, ..., ma, quando l' ho visto l' ultima volta era in collera con me e... »  

 

-« In collera? Perché? Ah sì… capisco, la sua scenata di gelosia! »  

 

-« No, insomma, non credo, ho... ho fatto qualcosa che forse non avrei dovuto fare, non lo so. E' sempre lui quello che non capisce o non vuole capire, e se n' è andato senza una parola. Questo non è da lui, Mick. Non questa volta. Ne sono sicura! »  

 

-« Ti credo, Kaori. E dopo quello che ho visto, non penso che fosse in collera con te, quindi non colpevolizzarti. »  

 

_Sì. Kaori ce l' aveva con sé stessa. Se non avesse voluto fare la donna fatale in quel momento preciso, Ryo non se ne sarebbe andato. Lei avrebbe potuto tenerlo d' occhio, e Monica... e Jimmy. Quel Jimmy che non aveva visto da nessuna parte. Forse Ryo era in pericolo a causa di quella storia... e indirettamente a causa sua.  

 

Inspirò profondamente, desiderosa di ritirarsi e di poter conservare una parvenza del suo sangue freddo. Rifiutava di mostrare la sua debolezza davanti a Mick.  

 

 

 

-« Grazie per il tuo aiuto. Grazie moltissimo. E' molto gentile da parte tua, ma... vorrei restare sola. Scusami, andrò nella mia stanza... »  

 

Stava nascondendo la sua disperazione quanto più poteva, ma lui non si lasciò ingannare. I suoi occhi umidi e le sue mani tremanti lo commossero.  

 

Senza aggiungere una parola, si alzò e si avvicinò a lei, malgrado l' insistenza di Kaori a volersi isolare.  

 

-« Non se ne parla neanche. »  

 

-« Mick…ti prego... »  

 

-« Vado a fare del caffè. E' fuori questione che tu resti tutta sola per il momento. Bisogna che ti calmi per poter dormire un po'. »  

 

 

 

La serietà del suo amico la turbò. Nessun suono riuscì ad uscirle dalla bocca, i singhiozzi che reprimeva da quelle lunghe ore le bruciavano la gola. Abbassò la testa, vinta.  

 

Mick la portò a sedersi sul divano. Una rapida occhiata sulla ragazza piegata su sé stessa e concluse facilmente che il caffè sarebbe stato sicuramente di troppo.  

 

-« Vado piuttosto a prepararti un' infusione. »  

 

Lo seguì con lo sguardo, le forze la abbandonarono e non poté contestare. E aveva paura. Terrificata da ciò di cui poteva venire a conoscenza da un momento all' altro, non voleva restare sola.  

 

Quando Mick ritornò dalla cucina, posò il vassoio sulla tavola bassa del salone. Porse una tazza a Kaori che l' accettò di buon cuore.  

 

Lo ringraziò con un sussurro e sotto lo sguardo attento del suo amico, bevve rapidamente. Un calore benefico invase il suo corpo, ma non riuscì a riscaldarla interamente. Il suo viso non rifletteva che il dolore, una disperazione infinita. Ripoggiò la sua tazza, leggermente tremante, e represse le lacrime, aprì la bocca con l' intenzione di fargli una domanda. Ma le parole le morirono in gola molto prima. Fu trascinata da un' ondata di tristezza e una lacrima le rotolò lungo la guancia.  

 

Con semplicità, lui si sedette vicino a lei e la prese tra le braccia. Stava male per lei.  

 

-« Tornerà. »  

 

Quelle poche parole la angosciarono e il catenaccio della sua anima volò in frantumi. La sua sofferenza esplose implacabilmente, e incapace di controllarsi si sciolse in lacrime.  

 

Mick la strinse più forte e la cullò teneramente. Non poteva fare altro che essere presente e sostenerla. Si sentiva inutile.  

 

_Dov' era Ryo? Era vivo? Se non fosse tornato nelle prossime ore, si sarebbe incaricato personalmente di regolare i conti con lui!!! Era fuori questione che questa donna così cara al suo cuore soffrisse ancora. Era così sensibile e così coraggiosa allo stesso tempo. Lei, che gli aveva salvato la vita rischiando la sua. Avrebbe ceduto alla follia della droga se lei non avesse cercato nel più profondo del suo essere, e avrebbe sicuramente perduto la sua anima.  

 

Ben al di là di ciò che lui aveva provato per lei la prima volta, aveva capitolato davanti all' amore che univa quella donna al suo amico sweeper. Oggi, in felice convivenza con Kazue, portava verso Kaori un amore fraterno ed infallibile. Aveva il dovere di proteggerla e confortarla.  

 

 

 

I minuti passarono, benefici. I singhiozzi si calmarono, Kaori, esausta, crollò.  

 

-« Dovresti andare a riposare adesso. Resterò qui ad aspettarlo stanotte. »  

 

Non avendo né la voglia, né il coraggio di protestare, Kaori si lasciò guidare verso la sua stanza.  

 

-« Chiamerò Kazue e Falco. Vai a dormire, non sarò lontano se avrai bisogno di qualunque cosa. »  

 

Kaori alzò un' ultima volta gli occhi su di lui in segno di gratitudine e richiuse la porta dietro di sé.  

 

Si sentiva un po' più tranquillizzata, e soprattutto rassicurata dalle parole confortanti del suo amico. Un pallido sorriso stirò i suoi lineamenti stanchi.  

 

_ Tornerà! Mick glielo aveva promesso.  

 

 

 

Mick girò i tacchi e si diresse verso il salone. Ansioso quanto Kaori riguardo la sparizione di Ryo, provava il bisogno imminente di chiarirsi le idee. Quindi, con naturalezza, il suo istinto di maschio in calore si svegliò.  

 

Ahhhhh! Se Ryo non fosse stato suo amico e lui non avesse avuto Kazue... Che bel paio di... SBAM!  

 

-« E non azzardarti a pensare a qualsiasi cosa che possa innervosirmi!!! »  

 

Un piccolo ma spietato martello dissipò le sue visioni fantasmatiche. Apparentemente, Kaori aveva altrettanto bisogno di sfogarsi.  

 

Massaggiandosi la testa, accese la televisione e si sistemò come poté sul sofà.  

 

Ma non attese a lungo prima di decidere, bisognava reagire e cominciare a cercare. Forse Saeko sapeva qualcosa. Cercò di chiamarla a casa sua scattò la segreteria telefonica. Riappese e, senza molta convinzione, provò con il numero del commissariato, anche alle due del mattino. Quello che non sapeva, era che Kaori, incapace di trovare il sonno, si era alzata e ascoltava dietro la cornice della porta.  

 

 

 

…  

 

 

 

Finita la discussione, Saeko non sembrava avere novità, Kaori, mossa da una voglia irresistibile di captare la presenza di Ryo, entrò nella sua stanza. Lasciatasi sprofondare sotto le coperte ancora tutta vestita, si ricordò quegli ultimi giorni.  

 

 

 

Ricordarsi l' aveva definitivamente spossata. I primi raggi di sole spuntarono attraverso le tapparelle, ma lei riuscì finalmente ad addormentarsi. Un sonno senza sogni. Una notte senza Ryo. Una Python Magnum contro il suo cuore.  

 

 

 

Continua...  

 

 


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