Chapter 45 :: Capitolo 45

Published: 29-03-04 - Last update: 29-03-04

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-« Yu-uhhhh! Era tempo che non mi divertivo così! »  

Contro tutte le aspettative, Tseng giubilava, danzando e fischiettando mentre attaccava i tre uomini insieme. Shan-In sorrideva, una padella alla mano, vegliava che quelli si tenessero tranquilli fin quando suo marito non avesse finito di legarli in modo adeguato.  

Ryo si voltò verso Kaori e vedendo che non aveva ancora preso coscienza della sua semi-nudità, si avvicinò cercando di non cedere alla sua libido.  

-« Ehm... Uhm! Kaori. »  

-« Sì? »  

-« Forse dovresti... »  

Il sorriso che gli rivolse lo turbò ancora di più e, per evitare di saltarle addosso, le mostrò con un gesto vivo della mano il suo abbigliamento.  

Kaori si guardò dalla testa ai piedi e arrossì istantaneamente. Tirò disperatamente sui lembi della sua t-shirt per coprirsi il più possibile e si mise a saltellare da un piede all' altro.  

-« Andrò... a cambiarmi. »  

Prese la fuga sotto il suo sguardo divertito, ma non meno amante di quel genere di spettacolo.  

Kaori ritornò qualche minuto più tardi. Shan-In posò una caffettiera fumante sul tavolo della cucina e invitò tutti a servirsi.  

Ana si era rimessa rapidamente, sorrideva e ora non aveva voglia di riaddormentarsi, ma le sue palpebre si chiudevano lentamente. Seduta accanto ai suoi nonni, la testa poggiata tra le braccia, sonnecchiava mentre gli altri quattro discutevano.  

-« A che ora dobbiamo imbarcarci sul battello di vostro figlio esattamente? »  

-« Parte di notte, alle cinque del mattino. Abbiamo bisogno di tutto l' intero pomeriggio per raggiungere il porto di Fuzhou. Non è semplice orientarsi fino a Xiamen, ma dopo sarà molto più facile. Verremo con voi. Questo ci permetterà di vedere Minh. »  

-« Oh! E' un' idea eccellente Tseng. »  

Shan-In posò la mano sul braccio di suo marito e gli sorrise teneramente. Poi, voltando la testa verso i suoi ospiti, spiegò loro:  

-« Come ho già detto a Ryo, non vediamo molto i nostri figli. Per una volta che mio marito ha una buona idea... »  

Il vecchio si imbronciò sentendo sua moglie burlarsi di lui, ma si scambiarono un sorriso di connivenza che ne diceva molto di più.  

Kaori si sorprese a invidiarli un po'. Sembravano essere talmente complici e così vicini. Si avvicinò un po' più a Ryo, le loro spalle si sfiorarono. Il giapponese le mise il braccio attorno al collo e la strinse ancora più vicina. E anche se gli occhi di Kaori sfarfallavano di fatica, per niente al mondo si sarebbe mossa di un dito. Si lasciò andare in quella pienezza e ascoltò attentamente la conversazione, ma senza prendervi parte.  

-« Non ho voglia di tornare a letto... anche se inizialmente facevo un sogno piuttosto interessante... »  

-« Tseng!! »  

-« Ma è di te che parlo mia cara!!! »  

-« Parla finché vuoi vecchio pazzo! »  

-« Ad ogni modo suppongo che dovremmo cucinarli un po', quei tre. »  

Un sorriso enigmatico agli angoli delle labbra, Tseng sembrava ritrovare una seconda giovinezza. Con un gesto ampio del braccio designò i loro tre prigionieri, ancora incoscienti.  

Passò ancora qualche minuto in cui finirono la loro tazza di caffé. Malgrado il calore del liquido che si insinuava progressivamente nelle sue vene, Kaori non riusciva più a restare sveglia. Ryo si alzò e la prese in braccio. Stupita, lei lo guardò con occhi sgranati.  

-« Ma cosa... »  

-« Crolli di fatica. »  

-« No. Voglio restare e... »  

-« Domani sarà una giornata dura. Non è finita. »  

Kaori si piegò e poggiò la testa contro il suo petto. I battiti del cuore del suo partner finirono per cullarla. Ryo attraversò la porta non senza indirizzarsi un' ultima volta a Shan-In.  

-« Non prendetevi la pena di riservarmi uno dei vostri colpi speciali, torno tra cinque minuti. »  

Quest' ultima alzò le spalle e gli fece l' occhiolino.  

-« Ad ogni modo... »  

Arrivato nella sua stanza, Ryo posò delicatamente Kaori nel suo letto e la baciò teneramente.  

-« Buona notte. »  

Si rialzò ma proprio prima che se ne andasse Kaori lo interpellò.  

-« Ryo. »  

-« Sì? »  

-« Sono… sono felice di averti ritrovato. »  

-« Anche io. Pensa! Ancora qualche giorno senza vedere un bel paio di... »  

-« Non parlo di questo!! »  

-« Ah no? »  

Un dito sulla bocca, Ryo fece finta di riflettere intensamente ad un altra ragione plausibile. Kaori non poté impedirsi di sorridere a quello spettacolo. Respirando profondamente, si sentiva bene, felice. Prendendo appoggio sul gomito, si sollevò a metà e lo afferrò per il braccio. Obbligandolo a chinarsi, lo attirò a sé e gli diede un bacio. Un bacio leggero, delicato. Un po' sorpreso ma intenerito, Ryo rispose al suo invito.  

Tuttavia non rimase più a lungo. A malincuore si staccò da lei e, ripetendo quello che le aveva detto qualche minuto prima, come per convincersene lui stesso, le mormorò:  

-« Bisogna alzarsi presto domani. Dormi adesso. »  

-« Ryo! Sai chi può avercela con noi in questo modo? » aggiunse lei, ostinata, con voce insonnolita.  

-« Shhhhh. Dormi. »  

Il sorriso che le lanciò cancellò tutti i suoi timori e di già sprofondava voluttuosamente nel mondo dei sogni.  

Quando Ryo entrò in cucina, trovò solo Shan-In. Quest' ultima, vedendolo, rise di cuore.  

-« Accidenti! Ho perso la scommessa! »  

-« La scommessa? »  

-« Pensavo che non saresti risceso. Hi hi hi! »  

Le spalle di Ryo si accasciarono e sospirò, la testa bassa. Tirando su col naso si lasciò scappare:  

-« Snifff, e dire che avrei potuto... »  

-« Tseng è andato a mettere la piccola a letto. Quando l' ha svegliata, poco fa, per dirle di andare in camera sua, ha creduto che si trattasse ancora di quel tipo e gli ha piazzato un bel colpo allo stomaco. Quindi ha preferito accompagnarla per evitare che se la prendesse con i pilastri e si facesse male. Hai fatto un buon lavoro con lei, figliolo! Hi hi hi hi »  

Ryo era sollevato di vedere che non era accaduto niente ai Wu. Felice mescolò le proprie risate alle sue e attesero che suo marito tornasse.  

Qualche minuto più tardi, il vecchio, la cui schiena si incurvava per effetto della fatica, apparve nel vano della porta. Nonostante l' ora tardiva e quella notte movimentata, sfoggiava un sorriso radioso.  

Shan-In si scusò e lasciò gli uomini tra loro: desiderava raggiungere al più presto il suo letto.  

Tseng attese che sua moglie si allontanasse sufficientemente per voltarsi verso Ryo, strofinandosi le mani in segno di impazienza.  

-« Forza ragazzo mio! Facciamoli parlare un po'! Sono curioso di sapere chi c' è all' origine di tutto questo! »  

Continua...  

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