Hojo Fan City

 

 

 

Data File

Rated PG-13 - Prose

 

Author(s): Ginie^^

Translator(s): Rosi-chan

Status: Completed

Series: City Hunter

Original story:

Entre Ciel et Terre

 

Total: 70 chapters

Published: 01-12-03

Last update: 03-05-04

 

Comments: 49 reviews

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General

 

Summary: Quando Ryo e Kaori devono conciliare il loro lavoro e la loro nuova relazione....

 

Disclaimer: I personaggi di City Hunter sono di proprietà esclusiva di Tsukasa Hojo.

 

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   Translation :: Tra Cielo e Terra

 

Chapter 30 :: Capitolo 30

Published: 28-02-04 - Last update: 28-02-04

 


Chapter: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70


 

Con la sua borsa sportiva in spalla, Kaori si recò all' aeroporto.  

 

Comprando un biglietto per la Cina, cosa che le amputò una forte somma di denaro in rapporto a quello che aveva potuto economizzare, cercò di dissimulare la Magnum meglio che poté per non attirare su di sé l' attenzione. Poi cambiò tutto il suo gruzzolo all' ufficio dei cambi.  

 

Per fortuna, era riuscita a prenotare un posto senza troppi problemi, trovandosi in una stagione di scarsa affluenza. Il suo aereo, un charter, sarebbe decollato in un' ora. Si sedette in una panchina e mise ordine alle proprie idee. Fece l' inventario di ciò che aveva portato con sé per paura di dimenticare qualcosa d' importante. Quindi, aprendo la sua borsa, guardò più da vicino quello che aveva gettato alla rinfusa all' interno: le sue cose, quelle di Ryo, la foto di suo fratello. Sorrise quando vide la cornice, non si era neanche resa conto di averla presa. Vide anche la scatolina contenente il suo anello che mise subito al dito. In questo modo aveva l' impressione di darsi coraggio.  

 

 

 

Pensando di non aver dimenticato niente, richiuse la borsa e guardò un po' dappertutto attorno a sé.  

 

Una moltitudine di persone passava e ripassava. A volte di fretta, a volte bighellonando nei corridoi, alcuni si compravano uno spuntino mentre altri si precipitavano nelle aree di decollo o di arrivo. Sorrise vedendo una coppia baciarsi e, con le braccia contro il cuore, pensò a Ryo. Era impaziente di ritrovarlo. Per combattere la noia, si alzò e fece qualche passo, quando lo sguardo le si posò sulla sala d' imbarco. Un uomo discuteva aspramente attorno allo scanner.  

 

-« Vi ho detto che non ho più niente nelle tasche! Il vostro apparecchio non funziona! »  

 

-« Andiamo signore, riguardate ancora nelle vostre tasche prima di dire che il nostro materiale è difettoso. »  

 

 

 

Il suo sorriso sparì in un sol colpo, il cuore le balzò in petto. Non aveva pensato a questo! I raggi X avrebbero messo in evidenza la Python nella sua borsa o il metaldetector avrebbe suonato se se la fosse nascosta addosso. Addio al viaggio! Addio al suo ritrovo con Ryo! Andare in prigione per questa ragione sarebbe stata la peggiore stupidaggine che avrebbe mai potuto fare! Entrò in panico per qualche secondo, poi si sforzò di calmarsi. Doveva trovare una soluzione, e velocemente.  

 

Indietreggiò di qualche passo, improvvisamente imbarazzata di trovarsi così vicina a delle guardie che la guardavano senza vederla.  

 

Sorridendo beatamente, si mise le gambe in spalla e filò verso le toilette. Passando davanti ai grandi finestroni, vide un dettaglio interessante: una donna delle pulizie spingere il suo carrello dal quale uscivano alla rinfusa: scopa, strofinaccio e prodotti di tutti i generi.  

 

Eccola, la soluzione!! Se riusciva a nascondere l' arma là dentro... Ma doveva dar prova di persuasione e di discrezione. In base alla persona che si sarebbe trovata di fronte, non sarebbe stato affatto qualcosa di facile... Soprattutto poiché il sistema di sicurezza si era rinforzato in quegli ultimi tempi.  

 

Non lasciandosi scoraggiare dal fatto di doversi spiegare di fronte alle forze di polizia, doveva provare!  

 

 

 

Inglobò la vasta sala che le si presentava davanti cercando di avvistare un' altra impiegata. Quando ne vide una, si precipitò su di lei e l' accostò gentilmente ma fermamente.  

 

-« Che cosa volete da me? »  

 

-« Ehm? Signora, vorrei chiedervi... »  

 

-« Signorina!!! »  

 

Una grossa goccia di sudore apparve sulla fronte di Kaori, tanto valeva lasciarla subito perdere, quella lì. E poi, non corrispondeva affatto all' impiegata tipo: alta, bruna, un abito tirato un po' troppo in su per essere conforme al regolamento, o meglio alla decenza, truccata eccessivamente... La donna che a Ryo sarebbe piaciuto incontrare in effetti... a forza di frequentarlo, si lasciava fortemente influenzare da lui e questa constatazione non le piacque affatto. Decise di cambiare interlocutore e quindi di dare un taglio alla conversazione:  

 

-« Ehm? Potreste dirmi che ore sono per favore? »  

 

-« C' è una pendola proprio dietro di voi! »  

 

E l' impiegata se ne andò, non sentendosi in alcun modo coinvolta nella relazione cliente/società aerea. Kaori sospirò e scrutò ancora dappertutto, ma il suo spirito tornò alla carica. Se quella donna delle pulizie non aveva nessun complesso nel parlare in questo modo ai viaggiatori, forse poteva esserci un modo per comprarla un po'. Risollevata, Kaori la cercò con gli occhi e la seguì.  

 

-« Signora... ehm, signorina! Per piacere! »  

 

Quest' ultima si voltò e sospirò vedendo quella scocciatrice assillarla di nuovo. Si fermò ugualmente, mugugnando un « Mai tranquilla. »  

 

Kaori si avvicinò a lei e, molto seria, le chiese se era interessata ad una somma di denaro in cambio di un piccolo favore.  

 

Sentendo la parola « denaro », gli occhi della donna delle pulizie si illuminarono e si fece più dolce.  

 

-« Certo che sono interessata! Ma questo dipende da cosa devo fare! Non sono una ladra, io! »  

 

-« Ma non vi chiedo di rubare qualcosa, solo di far passare un pacchetto dall' altra parte. »  

 

Dicendo questo, aggiungendo i gesti alla parola, con il mento le mostrò la dogana. L' impiegata divenne diffidente.  

 

-« Rifiuto! Non voglio essere immischiata in un traffico di qualunque tipo. Chiedetelo ad un altro pollo, ma non a me! »  

 

Poi le voltò le spalle e brontolò:  

 

-« Avrei dovuto restare in quel locale notturno. Le persone erano losche, ma si sapeva perché!! »  

 

Nello stesso tempo, Kaori sospirò e si sentì vuotata di tutta la speranza.  

 

-« Ryo? »  

 

Ricordandosi i suoi vecchi clienti, la bruna si fermò, un dito sulla bocca, riflettendo intensamente. Perduta nei suoi pensieri, si lasciò sfuggire:  

 

-« Ryo? Ho conosciuto un Ryo... Saeba, se mi ricordo bene! Un donnaiolo incallito! Oh, non era cattivo, solo appiccicoso! »  

 

Kaori alzò la testa per la sorpresa e, afferrandola per il braccio, le chiese di ripetere quello che aveva detto.  

 

-« Ryo Saeba, lo conoscete? »  

 

-« Sì. Era uno dei miei numerosi clienti. Sempre a sborsare più di quanto avesse in tasca, quello lì. Ma era gentile. Mai un gesto fuori posto o una parola malvagia. Se tutti i miei clienti fossero stati come lui, non me ne sarei andata per fare questo lavoro di merda oggi! Le ragazze amavano Saeba, si poteva sempre contare su di lui quando si trattava di sbarazzarsi di un uomo un po' troppo intraprendente... sebbene lo fosse anche lui a modo suo. E poi, a parte guardare, gli piaceva solo bere qualche bicchiere... Ahhhh, erano bei tempi! »  

 

-« Allora anche voi potrete aiutarlo! »  

 

-« Scusi? »  

 

La prosperosa ragazza dettagliò allora Kaori come se la vedesse veramente per la prima volta.  

 

-« Quindi, voi conoscete City Hunter? » domandò Kaori con speranza.  

 

-« Sì, è esatto. Lo conosco. Almeno, solo Saeba. Ci diceva che aveva un partner, ma... »  

 

Kaori gonfiò il petto, fiera di far parte di quella squadra affiatata, ma si disilluse rapidamente quando la ragazza continuò.  

 

-« Ma ci diceva tutto il tempo che, se non veniva con lui, era perché era impresentabile, con delle abitudini un po' strane. »  

 

La testa di Kaori toccò quasi terra. Si contenne, per quanto fosse possibile, ma la sua rabbia superò la sua volontà, e urlò che quel cane rognoso non se la sarebbe cavata così.  

 

La ragazza delle pulizie la guardò e indietreggiò di qualche passo, domandandosi se quella donna non fosse un po' strana. Ricordandosi che era proprio per quel cane rognoso che doveva fare tutto questo, Kaori si calmò, ma giurò tra i denti che lui avrebbe dovuto restituirle il centuplo. Afferrò il braccio dell' impiegata e la trascinò verso le toilette delle donne. Questa non ebbe il tempo di protestare, tanto la presa di Kaori era ferma.  

 

Quando quest' ultima ne riuscì, il suo portafoglio si era alleggerito in modo sorprendente e, diffidente, seguì con gli occhi quella Narumi, nella quale aveva una fiducia estremamente limitata.  

 

_Se per disgrazia fosse fuggita con l' arma E con il suo denaro...  

 

Ma tutto andò bene. Passando per il metaldetector senza alcuna difficoltà, raggiunse rapidamente Narumi dall' altra parte e recuperò il suo pacchetto: la Magnum imballata furtivamente in una T-shirt.  

 

 

 

Sollevata, entrò nell' aereo e si sistemò. Quest' ultimo non era dei più vistosi, ma il suo budget sarebbe esploso se avesse comprato un biglietto di prima classe. Stringendosi la borsa sulle gambe, si allacciò la cintura e attese.  

 

_Bene, eccoci qua! Più alcuna possibilità di fare marcia indietro ormai...  

 

Continuò a rimuginare su ciò che avrebbe potuto dimenticare e su ciò che l' attendeva, ma abbandonò rapidamente. Ciò che la tormentava per il momento, era il metaldetector all' arrivo. Non avrebbe potuto sbrigarsela bene come all' andata. Aveva avuto una fortuna incredibile a incrociare la strada di una vecchia call-girl che frequentava Ryo, ma in Cina!??! Senza contare che non parlava correttamente il cinese...  

 

Chiudendo gli occhi, decise di accordarsi una pausa. Quando l' aereo decollò sonnecchiava di già, e approfittò di qualche ora di tregua.  

 

 

 

 

Continua... 

 


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